Il video del Giornale inchioda le Ong. FdI: "Recidere il cordone con gli scafisti"

Le immagini realizzate in mare allarmano il centrodestra. "Su questa vicenda si faccia luce", chiede la deputata Fdi, Di Maggio. E da sinistra tutto tace

Il video del Giornale inchioda le Ong. FdI: "Recidere il cordone con gli scafisti"
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Salvataggio d'emergenza o "consegna" dei migranti? Un video pubblicato sul nostro sito e segnalato dal giornalista Fausto Biloslavo ha acceso i riflettori sulle modalità con cui una Ong spagnola ha recentemente assistito un barcone di profughi diretto con ogni probabilità in Italia. Nel filmato, a un tratto un miliziano libico alza la mano e sembra far segno all'imbarcazione umanitaria di avvicinarsi: una concitata sequenza che, da sola, contribuisce ad alimentare perplessità su quel che accade in mare. E infatti, il documento video ha subito suscitato reazioni allarmate nel centrodestra italiano, con la richiesta di maggiori chiaramenti su queste e analoghe situazioni.

La lotta al traffico di esseri umani è del resto considerata una priorità dal governo guidato da Giorgia Meloni e così, proprio da Fratelli d'Italia, si sono levate in particolare le voci più preoccupate. "La messa in scena orchestrata dalla nave spagnola Aita Mari conferma che le navi Ong del mare e i trafficanti di esseri umani continuano a 'lavorare' insieme. Sono parte dello stesso perverso meccanismo architettato non per salvare vite, ma per fare affari", ha dichiarato l'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini, Copresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo. Secondo l'esponente meloniano, "lo dimostrerebbe proprio l'azione con la quale la Aita Mari ha trasportato in Italia i 34 migranti prelevati dalle coste libiche, fatti poi sbarcare nel porto di Ravenna". Un'azione che - ha proseguito l'europarlamentare - "sembra una vera e propria messa in scena, appunto, per coprire quella che invece appare come una già rodata collaborazione con i trafficanti di esseri umani".

"Altro che soccorso, il video della scena evidenzia che si è trattato di una consegna di persone. A dimostrarlo ci sono filmati e testimonianze che inutilmente la stessa Ong, finanziata dal governo regionale basco, ha cercato di modificare, manipolando le immagini. Il rapporto tra Ong e trafficanti è una catena che va spezzata, deve essere questa la priorità della Ue così come più volte indicato dal governo italiano, che ne ha fatto un punto centrale delle sue politiche migratorie", ha rincarato Procaccini. Altrettanto netta la posizione di Grazia Di Maggio, deputata di Fratelli d'Italia in commissione Politiche Ue.

"Troppi gli interrogativi che scaturiscono dalle immagini per far pensare alla raccolta di profughi in pericolo. A cominciare dalla presenza di altre due imbarcazioni che facevano da scorta ai migranti e che poi hanno preso in riconsegna la barca dopo il trasferimento dei profughi a bordo della nave della Ong", ha osservato la parlamentare, chiedendo che "su questa vicenda si faccia luce e, soprattutto, che si recida il cordone tra Ong e scafisti che, come il filmato dimostra, sembra essere fin troppo evidente". Ribadendo la necessità di fermare la tratta di esseri umani, Di Maggio ha anche aggiunto: "Il problema dei migranti irregolari si affronta come sta facendo il governo Meloni, con accordi bilaterali con i governi delle Nazioni di provenienza, non foraggiando navi che setacciano il Mediterraneo alla ricerca di imbarcazioni. Del resto, i risultati delle misure prese dall'secutivo sono visibili visto che gli sbarchi di clandestini sono diminuiti di oltre il 60%".

"Insospettisce e non poco un filmato pubblicato su Il Giornale dove un'imbarcazione, la Ata Mari, Ong spagnola finanziata dal governo regionale basco, avrebbe preso in consegna da due barche, una di miliziani libici e l'altra probabilmente di scafisti, un carico di 34 migranti poi fatti scendere al porto di Ravenna. È evidente che le Ong impegnate nel Mediterraneo non solo vogliano sostituirsi agli Stati per portare più gente possibile in Europa, ma intralcino la gestione del flusso migratorio da parte degli Stati stessi, che si prefiggono di farlo in maniera legale", ha dichiarato invece, Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. "Non possiamo permettere che i trafficanti di esseri umani continuino ad agire indisturbati, con il favore delle tenebre, lucrando sulla pelle di disperati", ha aggiunto.

Secondo il senatore Salvo Sallemi, vicacapogruppo di Fratelli d'Italia a palazzo Madama, infine, sarebbe opportuna "una verifica approfondita sui possibili legami tra queste ong e gli scafisti. Perché l’unico modo per arginare le morti in mare è impedire le partenze, non assecondare questi criminali e pericolosi viaggi della speranza".

Sulla vicenda, intanto, colpisce il totale silenzio della sinistra, solitamente molto attenta al tema dei salvataggi in mare ma in questo caso "distratta", al punto da rimanere indifferente.

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