La ricetta di Tajani per Forza Italia: "Avanti con le nostre gambe per rendere onore al Cav"

Al raduno giovanile "Azzurra libertà" di Gaeta, il vicepremier ha tracciato il percorso per il futuro del partito

La ricetta di Tajani per Forza Italia: "Avanti con le nostre gambe per rendere onore al Cav"
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Antonio Tajani ha una visione ben precisa per il futuro di Forza Italia. A quasi tre mesi dalla morte di Silvio Berlusconi, il vicepremier ha parlato ad "Azzurra libertà", il raduno dei giovani del partito a Gaeta: "Siamo pronti ad aprire le liste di Forza Italia a persone che vogliono costruire con noi la dimora del centro, che non è 'Il Centro' di Matteo Renzi. Io penso ad un centro plurale del sistema politico italiano come è stata la Dc con il pentapartito, che era quello che pensava Berlusconi".

Un’apertura, questa, del segretario di FI che si è detto pronto ad accogliere movimenti civici, esterni e appartenenti ad altre forze politiche. “"Non abbiamo bisogno di persone che cercano poltrone ma di persone che si mettono a lavorare con noi dopo essersi rimboccati le maniche, giovani e meno giovani che credono in ciò che noi proponiamo alla società", ha aggiunto Tajani, facendo l’esempio di Caterina Chinnici, l’eurodeputata del Pd passata a Forza Italia. "Lei è l'emblema di quell'anima moderata cattolica che non si riconosce nella linea politica di Elly Schlein", ha sottolineato il ministro degli Esteri. "Noi guardiamo a quell’elettorato. Apriremo le nostre liste per i prossimi appuntamenti elettorali ma non rinunceremo al nostro simbolo e al riferimento al Ppe (Partito popolare europeo), che per noi è imprescindibile".

Nel suo intervento il vicepremier ha poi spaziato anche sui temi caldi dell’agenda politica del governo, a partire dalle questioni economiche: "La regola per far crescere il Paese è ridurre le tasse. La prima è quella sul lavoro e dobbiamo anche detassare tredicesime, straordinari e premi di produzione". Il segretario nazionale di Forza Iitalia ha ricordato anche la necessità di portare in Europa questi temi e di "battere sui tassi d’interesse e sulle scelte della Bce, perché aumentare il costo del denaro significa provocare la recessione".

Tajani ha accennato anche alla questione dell’immigrazione, ponendosi in linea con le dichiarazioni del premier Giorgia Meloni al G20 di Nuova Dehli: "C'è la grande questione dell'immigrazione. Il contesto internazionale è sempre più complicato. Dobbiamo guardare all'Africa da protagonista, non con occhio da colonizzatori, ma come amici e alleati. Serve più Italia anche in politica estera perché questo serve all'Europa e all'Occidente".

In coda al suo intervento, Tajani ha sottolineato che "il presidente purtroppo non c’è più, ci rimangono i suoi valori e dobbiamo camminare con le nostre gambe".

Secondo il vicepremier, è questo il modo di rendere onore al cavaliere, con un percorso che "deve essere costruito coinvolgendo tutti, nessuno escluso, perché i dibattiti sono il sale della politica e della democrazia".

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