Misteri della fede. Perché le donne in lista nel Pd sono quote rosa e quelle nel Pdl nel migliore dei casi sono amazzoni? Perché se un giornalista si candida con Bersani, Ingroia, Monti è espressione della più pura società civile, mentre Minzolini e quelli come lui sono servi del potere, venduti, abili nel mettersi in ginocchio e onorare i posteriori dei potenti? Perché se Fini fa la spalla di Berlusconi è un fascista e se, invece, trova rifugio da Monti e Bersani diventa un sincero democratico?
In Italia si vive in uno specchio deformato. Tutto quello che sta da una parte è buono, santo e giusto, se invece ti sposti a destra il riflesso diventa grottesco. E non c'è nulla da fare, pochi sfuggono a questa ipocrisia, alla fiera del luogo comune e del pregiudizio che si spaccia per cultura. Tanto che se provi a dire che qualcosa in questo gioco non torna ti prendono per demente o provocatore. È come se solo un certo ambiente politico fosse legittimato a fare politica e tutti gli altri fossero usurpatori.
Per esempio, se il Pd lascia a casa Veltroni (...)
(...) e D'Alema, con la promessa che tanto li aspetta una poltrona da ministro, magari con la scusa che ormai sono tecnici o espressione della società civile, si dice con orgoglio che Bersani e il suo apparato hanno fatto un'operazione straordinaria di rinnovamento. Berlusconi lascia fuori dalle liste Scajola, Pera, La Loggia, Ronchi, Landolfi, Cosentino, Dell'Utri, Urso e tanti altri e si fa spallucce, con risatina perfida, sottolineando che è solo un trucco da quattro soldi.
Se il Cavaliere parla di abbassare le tasse è populismo, lo dice Monti e diventa «fase due». Se la stampa straniera critica Silvio è il segno che il mondo, la finanza, i salotti buoni sono stanchi di questo improvvisatore al governo, se tocca a super Mario subire critiche tutti si ricordano di non leggere l'inglese. L'Imu? Se la sinistra dice che forse si può modificare è attenzione alle fasce deboli del Paese, se Berlusconi propone di toglierla sulla prima casa è un demagogo. Fazio, in piena campagna elettorale e par condicio, può invitare allo speciale di Rai3 su Giorgio Gaber, perdonato finalmente post mortem per aver avuto una moglie candidata con Forza Italia, Bertinotti e Veltroni, parlamentare in carica del Pd, mentre se Santoro ospita Berlusconi a Servizio Pubblico fa un favore al Cavaliere.
Ma soprattutto: perché se uno vota a sinistra è un cittadino responsabile, se vota a destra è un incosciente, un topo, che si fa incantare dal pifferaio magico? Perché se vince il Pd è il trionfo della democrazia e se Berlusconi ottiene la maggioranza l'Italia rischia di scivolare in una dittatura light? Misteri della fede.
segue a pagina 7
di Marcello Zacché
di Salvatore Tramontano
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