C'è una mina vagante che tenta di logorare il premier Matteo Renzi. È una mina interna ed è rappresentata dalla fronda democratica. "Non solo i senatori, dobbiamo tagliare anche i deputati": ecco la nuova minaccia. Il tutto per impedire il processo di riforme istituzionali avviato da Renzi e Berlusconi. Lunedì pomeriggio in commissione Affari Costituzionali ci sarà la prima votazione per la riforma del Senato. E proprio in quella occasione la minoranza democratica tenterà il blitz. Con l’emendamento 1.011 - firmato da Doris Lo Moro, Miguel Gotor, Francesco Russo, Maurizio Migliavacca, Giorgio Pagliari e altri 22 colleghi - si propone la modifica dell’articolo 56 della Costituzione per ridurre i deputati da 630 a 500 (più 8 eletti all’estero).
538em;">La mossa sarebbe una sorta di vendetta dei senatori sui deputati, ma avrebbe anche un altro fine: quello di cambiare i numeri per l'elezione del capo dello Stato. Infatti, riducendo i deputati, a un solo partito basterebbe vincere il premio di maggioranza alla Camera e controllare il 33% del Senato per eleggere da solo il capo dello Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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