Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
E pensare che la davano per morta. Eppure, Forza Italia, è riuscita a sorprendere tutti. Non solo se stessa, ma anche i suoi detrattori. Il partito fondato da Silvio Berlusconi nell’ormai lontano 1994 è ancora vivo e vegeto. Dopo trent’anni gode di buona salute.
“Ottima!” come ci ha detto il segretario regionale dell’Abruzzo Nazario Pagano ancora galvanizzato dal risultato elettorale. È lui il “santone” della politica, l’autore del successo in una regione ritenuta in bilico dopo la vittoria (per nulla schiacciante, anzi risicata della sinistra in Sardegna). “Abbiamo lavorato bene, abbiamo attratto a noi diverse personalità forti” ci confessa l’onorevole.
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A rivitalizzare il partito anche tantissimi giovani che, riposta nell’armadio la giacca a doppiopetto (era ora ndr), si sono rimboccati le maniche portando un po’ d’aria fresca. Viva. Non solo, ad essere determinanti per il risultato (oltre il 14%) i politici d’esperienza che hanno deciso di schierarsi dietro il simbolo di Forza Italia. Solo qualche mese fa, ricorderete, alcuni giornali “sinistri” e grandi commentatori davano il partito di Berlusconi per spacciato.
Matteo Renzi non ha mai fatto mistero del suo interesse verso i berlusconiani ormai, a suo dire, orfani. Pronti per essere conquistati. Eppure, sono i berlusconiani capitanati dal segretario Antonio Tajani ad aver conquistato i voti di Renzi e Calenda. I voti del “centro”. Sì, proprio i loro. “Beh, non c’è dubbio noi abbiamo pescato da lì, da quel bacino” ci dice Pagano.
Ma il risultato delle regionali in Abruzzo può essere un problema per gli equilibri del governo? Abbiamo chiesto all’onorevole. “Affatto, ognuno corre per la propria strada” - ci ha detto - “l’obiettivo comune è quello di governare bene”.
Molti, però, pensano che la competizione interna al centrodestra sia lacerante. Come andrà a finire? Un fatto è certo: Forza Italia sembra davvero destinata a superare il 10% alle europee. Se così fosse ne vedremo delle belle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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