Ieri il programma “Report” ha mandato in onda l’ennesimo servizio contro Silvio Berlusconi, riesumando le infamanti accuse della presunta vicinanza del Cavaliere alla criminalità organizzata. La figlia Marina Berlusconi ha annunciato le vie legali, ma è grande la rabbia nei confronti del programma di Sigfrido Ranucci, ossessionato – come tutta la sinistra – da Berlusconi anche dopo la sua scomparsa. Durissima la presa di posizione di Rita Dalla Chiesa: “Mi vergogno io per loro, giornalisti che hanno ritirato fuori, con vero e rinnovato odio politico, tutto il lerciume di cui si erano nutriti in questi anni".
La vicepresidente dei deputati di Forza Italia ha stroncato senza mezzi termini il fango di “Report”, ricordando di aver vissuto sulla sua pelle il dolore di un padre ucciso dalla mafia: “Sono profondamente vicina a tutta la famiglia Berlusconi per il massacro mediatico che sono costretti a subire quasi ogni giorno per la memoria vandalizzata del proprio padre. Il nostro Presidente. Non è continuando a infangarlo, inutilmente e strumentalmente, che si può cancellare la violenza terribile di quegli anni. Ieri sera è stato come rivivere un incubo. Un processo televisivo che nemmeno la peggiore magistratura avrebbe potuto imbastire”.
Nel suo servizio tutt’altro che neutrale, “Report” ha dimenticato le assoluzioni decise dai vari tribunali di Palermo, Caltanissetta e Firenze, preferendo carte e personaggi mai stati credibili. Berlusconi “si è battuto come un leone in vita” ha ricordato la Dalla Chiesa, che ha definito “veri sciacalli” coloro che stanno continuando l’offensiva nei suoi confronti. La parlamentare azzurra ha poi aggiunto, con tanto di stilettata alla sinistra: “Il Presidente, fra mille sofferenze, ma con una dignità infinita, un anno e mezzo fa se ne va. Tutti a credere nello spappolamento di Forza Italia. Non c’è più lui, questa la speranza, spariranno anche loro. Invece noi siamo più forti di prima, continuiamo nel suo cammino e nel suo ricordo, la gente ci ama e ci segue perché siamo un partito che si basa sulla mediazione, perché siamo credibili, non urliamo addosso agli avversari, rispettiamo le idee di tutti. Amiamo la famiglia Berlusconi in cui vediamo la continuità di un padre e di un Presidente tanto amato. È questo che Report, ieri sera, ha tentato di cancellare con un giornalismo sleale e scorretto? E’ questo che le opposizioni permettono (o consigliano ai loro amici) per tentare di spaccare Forza Italia?”.
"Report ha pestato quanto di più sporco potesse fare, ieri sera” ha proseguito Rita Dalla Chiesa, che ha posto l’accento sui fatti: i governi Berlusconi hanno varato leggi e ottenuto risultati che nessun altro esecutivo hanno mai avvicinato, dall’arresto di 96 latitanti mafiosi - 32 dei quali tra i più pericolosi e potenti esponenti - nel bienno 2009 – 2011 alla stabilizzazione del carcere duro per i boss mafiosi (il cosiddetto 41 bis) nel 2002 e al suo inasprimento nel 2008, fino al primo Codice antimafia nel 2011.
“Proprio per questo, assume una gravità inaudita la mistificazione andata in onda ieri sera, che siamo stanchi, ma mai rassegnati, di dover sopportare a intervalli regolari e che nulla ha a che vedere col servizio pubblico” ha aggiunto la Dalla Chiesa: “Rimestare nel torbido, disprezzando ancora una volta la verità e le garanzie processuali, significa solo prendere in giro gli spettatori. Chiediamo, a questo punto, un immediato intervento dei vertici Rai perché gli italiani abbiano un servizio pubblico degno di questo nome e non indegne nefandezze lontane anni luce dalla verità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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