L’ora X è vicina. L’eco-follia della giunta Gualtieri di istituire a Roma la più grande zona Ztl d’Europea rischia di diventare realtà.
La delibera sulla fascia verde di Roma rischia di entrare definitivamente in vigore dal primo novembre perché l’ennesima proroga rischia di non arrivare a causa di un rimpallo di responsabilità tra Regione e Comune. I problemi iniziano nel 2019 quando la giunta Zingaretti vara il Piano regionale sulla qualità dell'aria dell’allora assessore alla transizione ecologica, la pentastellata Roberta Lombardi. L’Unione Europea, infatti, aveva multato la Regione Lazio per gli alti livelli di polveri sottili e il Comune guidato da Roberto Gualtieri aveva emanato un provvedimento che avrebbe impedito la circolazione dei veicoli Euro 4 sulla Ztl fascia verde causando un danno ai possessori di quasi 700mila tra auto, moto e camion o tir. L’ordinanza che lo scorso luglio era stata prorogata fino a novembre dovrebbe, in effetti, subire un nuovo rinvio sia perché i livelli di inquinamento sono diminuiti negli ultimi anni sia perché la nuova Ztl, comprensiva di 100 telecamere e ben 51 varchi andrebbe a peggiorare una situazione già critica. Il traffico della Capitale, infatti, è congestionato per via delle decine di cantieri che sono stati aperti in vista del Giubileo del 2025.
Ed è per questo motivo che nei giorni scorsi fonti del Campidoglio aveva fatto trapelare la notizia che era in corso un’interlocuzione tra l’Arpa e la Regione per “confermare il quadro attuale”, ossia la non attivazione del divieto di ingresso agli Euro 4 diesel nella Ztl fascia verde. Ora, il dialogo tra il Campidoglio e la Regione per attuare una modifica del Piano Clima della Regione pare che abbia subito una battuta d’arresto."Quando si adottano misure senza dialogo e ascolto, e penso alla Ztl, adottata da chi mi ha preceduto (l'amministrazione di centrosinistra guidata da Nicola Zingaretti, ndr) con barriere ideologiche e senza misure di sostegno che ricadevano sulla vita 400 mila persone, ecco che si creano i fattori per generare difficoltà sulla transizione energetica e ambientale che invece dobbiamo accompagnare", ha detto una settimana fa il presidente della Regione Francesco Rocca.
“Una proroga non basta, la delibera sulla nuova Ztl fascia verde deve essere annullata”, tuona invece Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, che annuncia la volontà di tornare in piazza insieme ai comitati di quartiere e alle associazioni “per dire ancora una volta ‘no’ alla prigione della mobilità più grande d’Europa”. Secondo l’esponente leghista si tratterebbe di una trappola che “vuole ingabbiare centinaia di migliaia di cittadini, esclusi da strade e piazze servite oltretutto da mezzi pubblici tra i peggiori del Vecchio Continente”. Santori attacca:“La sinistra eco-chic romana guidata dal sindaco Gualtieri ha speso oltre 12 milioni di euro per installare telecamere utili solo a essere trasformate in bancomat, imponendo divieti di accesso che ignorano i dati veri sull’inquinamento e fondati solo su fanatismo ideologico, classista e falsamente ambientalista”. Ma, a interessarsi della questione è stato anche il gruppo del Pd romano che intende portare avanti una campagna di comunicazione sulle nuove regole per informare correttamente i cittadini. Intanto, secondo le e auto diesel euro 4 e benzina euro 3 potranno continuare a circolare.
La sensazione è che, presto o tardi, arriverà la proroga, ma intanto, come si legge su Romatoday, i rappresentanti del Comitato No Ztl hanno depositato in Campidoglio le firme per chiedere un referendum consultivo sull’ordinanza del Sindaco Gualtieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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