La Russa: "Non ripeterei quella frase, ma nulla di male nel difendere mio figlio"

Il presidente del Senato partecipa alla tradizione cerimonia del Ventaglio e ritorna ad affrontare la questione legata alle accuse contro Leonardo Apache: "Non c'era nessun attacco alla ragazza"

La Russa: "Non ripeterei quella frase, ma nulla di male nel difendere mio figlio"
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"Quella dichiarazione non la rifarei soprattutto perché non sono stato bravo a far capire che non c'era nessun attacco alla ragazza". Il presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, partecipa per la prima volta alla cerimonia del Ventaglio - il classico incontro con la stampa parlamentare prima delle vacanze d'estate - e ritorna a parlare dell'accusa di violenza sessuale che è stata mossa a suo figlio Leonardo Apache. "La mia convinzione di padre, tuttora esistente, è di credere a mio figlio perché un padre può anche non credere a suo figlio. Ma se crede a quello che il figlio gli racconta, non c'è niente di male che lo dica". Inoltre, aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia, "mezz'ora dopo, quando ho visto la dichiarazione della signora Schlein, che leggeva la dichiarazione come se fosse rivolta alla ragazza, ho detto subito di essere frainteso e di non volerla attaccare e non sono intervenuto oltre".

La Russa su Santanchè e Giustizia

Ignazio La Russa, nella conferenza in cui avviene tradizionale scambio degli auguri con la stampa parlamentare, viene sollecitato poi dai giornalisti a esprimersi su varie questioni. Sul fresco voto della mozione di sfiducia individuale contro la ministra Santanchè, proposta dal Movimento Cinque Stelle, appoggiata dal Partito Democratico e respinta dall'Aula "il risultato è molto chiaro ed è un segnale di libera democrazia e di civiltà anche per come si è svolto il dibattito". Il presidente del Senato affronta la riforma della Giustizia del ministro Nordio: "Credo che il legittimo esercizio del governo possa essere valutato correttamente in Parlamento con il voto". Quello che Nordio propone "soprattutto dopo le chiare dichiarazioni del presidente del Consiglio, basta leggere il programma del centrodestra, non è una novità, non è un fuor d'opera: quando una coalizione esprime il proprio programma ha quantomeno il dovere di realizzarlo". Andando nei dettagli del ddl, "per quanto riguarda il tema dell'abuso d'ufficio, mi pare sia un'ipotesi trasversale sentita chiedere da molti. Non mi pare una questione sulla quale ci sia una contrapposizione tra maggioranza e opposizione".

Il tema dei migranti e dei vitalizi

C'è spazio anche per un parere sull'immigrazione: "Bisogna cercare di regolamentare un regolare afflusso di persone che vogliono venire a lavorare nel nostro paese, persone di cui il nostro Paese ha bisogno, che può poi trattare nel modo migliore e inserirli in un modo che finora né centrodestra e centrosinistra hanno dimostrato di saper fare. Molti che arrivano sono costretti a una vita forse più grama di quella che hanno lasciato". Infine, il tema molto discusso sui vitalizi: "Il presidente del Senato non può sindacare.

L'unica cosa che posso dire è che era in prorogatio, era un iter molto lungo arrivato quasi alla fine, altrimenti si dove ripartire da capo. Poi ci sono strumenti per riprendere la materia e come ho già detto da parte del presidente non c'è nessuna opposizione".

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