Il mondo arcobaleno è al centro dell’agenda di Beppe Sala, questo è ormai lapalissiano. Il sindaco di Milano prosegue la sua battaglia senza sosta e ha annunciato in un video sui social che il Comune “potrà finalmente riprendere la trascrizione di minori nati all'estero con due papà anche se con la sola indicazione del genitore biologico”. Una novità che arriva dopo lo stop di marzo sancito dal prefetto meneghino, legato a sua volta alla sentenza della Cassazione dello scorso dicembre: “Questo passo in avanti è l’effetto di una risposta al quesito che avevamo posto al Ministero dell’Interno a seguito dello stop di inizio anno ai riconoscimenti e alle trascrizioni degli atti di nascita dei bambini e delle bambine delle coppie omogenitoriali”.
Tornando al quesito posto al Viminale, Sala ha spiegato di aver chiesto “al governo di poter trascrivere in anagrafe gli atti di nascita dei bambini con due papà, con riferimento quantomeno al genitore biologico. Questo per evitare che il minore, a Milano, si trovasse senza alcun atto che certificasse il legame con la sua famiglia”. Sul punto è intervenuta l’assessora ai Servizi Civili Gaia Romani: “Queste difficoltà sono estremamente concrete: dall’impossibilità di ottenere la residenza e la carta d’identità agli ostacoli connessi nell’accesso alle graduatorie degli asili nido. Una evidente e insostenibile discriminazione in primis per i bambini e per le bambine”.
La risposta del ministero dell’Interno è stata favorevole, ha aggiunto Sala: “Questo vuol dire che le coppie di papà potranno fare un passaggio in tribunale in meno e avranno una certezza in più”. Nel concreto, sarà riattivata la procedura per le famiglie composte da due papà che necessiteranno della trascrizione dell’atto di nascita e saranno contattate tutte quelle famiglie rientrate a Milano tra febbraio e marzo e rimaste nel limbo.
“Una buona notizia, seppur tutti i problemi denunciati in questi mesi permangono”, l’accusa di Sala, disposto a tutto per perorare la causa: “Primo tra tutto, nessun diritto o dovere in capo al secondo genitore. Così come d’altronde accade per le coppie di madri che partoriscono in Italia. Ma per la prima volta il Ministero ha chiarito che il Comune di Milano può valutare – ai fini della trascrizione del papà biologico – anche i cosiddetti ulteriori, che attestano chi sia il padre biologico e il percorso che la famiglia ha intrapreso”. La battaglia prosegue, è il monito dell’amministrazione di sinistra.
La chiosa del primo cittadino è emblematica: “Ci teniamo a rinnovare la nostra vicinanza e quella della città tutto alla comunità arcobaleno, siamo con voi e continueremo a lottare al vostro fianco sempre”. Il guanto di sfida al governo è stato gettato. Ancora una volta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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