Sala non si arrende: "Sull'intitolazione di Malpensa a Berlusconi la partita non è chiusa"

Il sindaco di Milano sulla richiesta di sospensiva bocciata dal Tar. Soddisfatti invece La Russa e Fontana

Sala non si arrende: "Sull'intitolazione di Malpensa a Berlusconi la partita non è chiusa"
00:00 00:00

«La partita non è chiusa e continueremo. Il Tar della Lombardia ha bocciato la nostra richiesta di sospensiva». Sull’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi il sindaco di Milano Beppe Sala non si arrende, è convinto quando si arriverà alla discussione sul merito potranno ancora cambiare le carte in tavola, anche se il Tar - a cui si è rivolta Milano con i Comuni di Cardano al Campo, Somma Lombarda e Samarate, non ha ritenuto coerente l’iter e non ha ravvisato il «grave pregiudizio» contestato da Sala e dagli altri ricorrenti.

«Se ci aspettavamo la bocciatura o meno è difficile dirlo - ha commentato questa mattina il sindaco Sala -, gli avvocati ci avevano suggerito quella via. Ma non è una partita chiusa e continueremo perchè non è tanto per la figura di Berlusconi ma per la modalità: questa è una iniziativa che il ministro Salvini ha preso senza fare una telefonata ai sindaci del territorio, nè a me nè a Sea», la società che gestisce gli scali milanesi.

«Si parla tanto di collaborazione istituzionale: se le cose si discutono poi si trova una quadra, se fanno degli atti d’imperio diventa difficile per chi fa politica accettarli» contesta. Di tutt’altro avviso il governatore della Lombardia Attilio Fontana, «personalmente sono contento, il ricorso - ha commentato - mi sembrava una cosa molto strumentale.

I magistrati decideranno anche nel merito e vedremo». Per il presidente del Senato Ignazio «hanno fatto bene i giudici del Tar a prendere quella decisione che non è definitiva. Io sono contento di questa intitolazione».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica