Salta l’aumento delle accise sulla birra previsto dal primo marzo di quest’anno. Le commissioni Finanze e Affari costituzionali della Camera hanno approvato un emendamento al Dl Destinazione Italia che blocca i rincari. "Sono lieto di comunicare che dopo un lungo dibattito è stato almeno in parte approvato l’emendamento da me presentato, insieme ai colleghi Savino e Laffranco relativo alla tassazione del settore della birra, negli scorsi mesi ingiustamente colpito da una raffica di aumenti di accise. Almeno uno degli aumenti fiscali, quello previsto per il prossimo marzo, è stato bloccato", scrive in una nota il presidente della Commissione Finanze Daniele Capezzone.
"Finalmente il parlamento e il governo hanno capito la discriminazione che gravava sulla birra, l’unica bevanda da pasto sui cui pesavano accise e altre tasse come l’Iva", ha affermato all’Ansa il presidente di Assobirra, Alberto Frausin. Che poi ha aggiunto: "Questa decisione delle commissioni Finanze e Attività Produttive, che ringraziamo sentitamente, è per noi un passo avanti ma la nostra battaglia continua perché il primo gennaio del 2015 è previsto un altro aumento dell’accise.
Sta di fatto che sono sollevato dal vedere che per la prima volta c’è un’inversione di tendenza a riguardo di questa penalizzazione sofferta dalla birra. Dal primo ottobre scorso al primo gennaio di quest’anno ci sono stati infatti tre aumenti di tassazione sulla nostra bevanda tra accise e Iva, tre schiaffi dati a noi ma anche al consumatore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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