"Abbiamo dato il via all’operazione Mare Nostrum", ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice di Palazzo Chigi dedicato all’emergenza immigrazione. Alfano assicura che daremo "il meglio di noi stessi" per l’accoglienza dei migranti arrivati in Italia, e al contempo faremo un "discorso molto duro con l’Europa" per migliorare la cooperazione internazionale e fermare le partenze. "Sarà un’operazione militare ed umanitaria - ha spiegato il ministro della Difesa, Mario Mauro - e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane".
I mezzi impiegati: nell’operazione saranno utilizzati "per la prima volta una nave anfibia che ha la capacità di esercitare il comando e controllo, con elicotteri a lungo raggio, capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi". Impiegate anche altre quattro navi della Marina, due fregate e altrettanti pattugliatori, un’unità anfibia con a bordo un pronto soccorso per i migranti, due elicotteri con strumenti ottici a infrarossi e radar di ricerca di superficie, un velivolo P180 con visione notturna, un’unità navale tipo mototrasporto e anche alcuni droni. In tutto si calcola l'impiego di circa 1500 uomini.
Il costo: intorno a un milione e mezzo al mese, potenziando l'operazione anche la spesa salirà. Tutto coperto dai bilanci dei ministeri, assicura Alfano: "Non siamo in presenza di una legge per cui serve una nuova copertura". E aggiunge: "L’Italia rafforza la protezione della frontiera esterna e quando si calcolano i costi bisogna capire quali sarebbero i costi in assenza di questa missione". I tempi: la durata della missione di pattugliamento del Mediterraneo del Sud "è legata alle circostanze e ai fenomeni che originanno questa situazione.
Il ministro dell'Interno ha spiegato che "abbiamo tre livelli per affrontare i flussi migratori: il primo è quello estero, di cooperazione internazionale e di polizia per impedire che partano le navi dei mercanti di morte. Il secondo livello è il controllo della frontiera, che è europea e non nazionale. Il terzo quello dell’accoglienza e del dispiegarsi del dispositivo nazionale. Da settimane e mesi - ha proseguito Alfano - diamo il meglio di noi stessi sul livello nazionale; poi stiamo facendo un discorso molto duro e molto chiaro con l’Europa sia per la cooperazione che per l’efficace dispiegarsi del sistema Frontex; oggi con il via libera all’operazione 'Mare Nostrum' abbiamo puntato l’attenzione sul secondo livello, quello del controllo della frontiera".
Alfano ha anche aggiunto che "Frontex continuerà a operare, nel frattempo entrerà in vigore il regolamento Eurosud" il 2
dicembre. Da parte sua Mauro ha ribadito che la missione è stata chiamata "Mare Nostrum" per sottolineare che l’Italia quando chiede aiuto all’Europa non lo fa per "scaricare il barile", ma si assume maggiori responsabilità.
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