Gite scolastiche a rischio per un cavillo. Cosa sta succedendo

L'Agenzia Nazionale Anticorruzione ha reso obbligatorio il Mercato elettronico MePA per i viaggi di istruzione e il Codice degli Appalti prevede che le scuole diventino stazioni appaltanti per contratti superiori a 140mila euro

Scolaresca a Roma, immagine di repertorio
Scolaresca a Roma, immagine di repertorio
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A partire dal 2023 c'è stata una modifica sulle modalità di organizzazione delle gite scolastiche per le quali l'Agenzia Nazionale Anticorruzione ha reso obbligatorio il Mercato elettronico MePA. In aggiunta, il nuovo Codice degli Appalti prevede che le scuole diventino stazioni appaltanti nel caso in cui vengano stipulati contratti di importo maggiore a 140mila euro. Su impulso del ministero dell'Istruzione, lo scorso febbraio l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha permesso una deroga, permettendo alle scuole di proseguire a operare autonomamente per l'organizzazione dei viaggi di istruzione stage linguistici e scambi culturali e per i distributori automatici fino al 30 settembre 2024.

"Si tratta", commentò il ministro Giuseppe Valditara, "di un risultato molto importante, in quanto le difficoltà incontrate dalle istituzioni scolastiche nell’ottenere questa qualificazione rischiavano di compromettere soprattutto l’organizzazione dei viaggi di istruzione, che rappresentano un momento significativo del processo formativo ed educativo degli studenti". Ora, se non ci fossero stati interventi da parte dell'Anac, molti istituti avrebbero preso in considerazione la possibilità di non organizzare nuovi viaggi di istruzione per l'anno che sta per arrivare, in quanto le regole più stringenti comportano procedure più lunghe per le gare d'appalto, maggiori responsabilità per i docenti accompagnatori e maggior lavoro per le segreterie scolastiche.

Da parte del ministero dell'Istruzione e del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sarebbe stata avanzata, come soluzione, la qualificazione degli Uffici scolastici regionali come stazioni appaltanti. Ciò significa che gli istituti che non dispongono delle risorse adeguate per gestire una stazione appaltante possono rivolgersi all'Usr di competenza, trasformato in ufficio di committenza. In questo modo si viene a creare un sistema per il quale il singolo istituto comunica all'ufficio scolastico regionale di riferimento le proprie esigenze e questo si occupa di gestire per suo conto le gare d'appalto, garantendo in questo modo il rispetto delle regole previste per gli appalti pubblici.

"Molte scuole stanno rinunciando ad organizzare uscite didattiche, viaggi di istruzione e scambi culturali. Un danno per molti alunni e studenti", hanno dichiarato Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd e Simona Malpezzi, vicepresidente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, annunciando di aver depositato un'interrogazione a Camera e Senato. "La deroga è scaduta senza che nessuno al Ministero abbia pensato ad intervenire. Chiediamo al ministro Valditara cosa intenda fare per mettere a disposizione dei dirigenti scolastici, quanto prima, strumenti che possano garantire modalità semplici e immediate per attivare gli affidamenti per i viaggi di istruzione", concludono.

Ma quest'oggi il ministro Valditara ha annunciato una modifica e una ulteriore deroga, di 6 mesi, di Anac: "Abbiamo lavorato con Anac per trovare soluzioni che permettano alle scuole di continuare a organizzarle senza interruzioni, ma con procedure che assicurino trasparenza e legalità". Ancora una volta, ha aggiunto, "abbiamo messo al centro gli studenti e l’efficienza del sistema scolastico, offrendo una risposta tempestiva e concreta. Con questa misura, garantiamo la continuità educativa e sosteniamo concretamente le famiglie". La deroga, spiega la nota del Mim, "si configura come una soluzione ponte in attesa della completa attuazione del nuovo assetto organizzativo del Ministero, come disciplinato dal recente Dpcm 185/2024, che attribuisce agli Uffici Scolastici Regionali un ruolo centrale nel coordinamento delle attività.

Gli Usr, che si potranno accreditare come stazioni appaltanti qualificate, supporteranno le scuole nella gestione delle procedure di gara, favorendo l’uniformità e la semplificazione a livello territoriale".

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