L'Italicum è quasi realtà. E, se come ci si auspica, il Senato verrà abolito, il risultato che si avrebbe oggi alla Camera dei Deputati sarebbe molto diverso. Dall'analisi dei sondaggi di dieci istituti, dal 3 al 10 marzo, "sezionati" da giornalettismo.com, se si votasse oggi centrodestra e centrosinistra sarebbero in media al di sotto del 37% necessario al primo turno per strappare il premio di maggioranza. Inoltre, il M5S eleggerebbe più di 100 deputati. In media, il centrodestra viene dato in vantaggio con un consenso medio del 36,2% contro il 35,2% del centrosinistra. L'ipotesi ballotaggio sarebbe molto probabile e si verificherebbe uno scontro a due. A oggi, tutti gli istituti di ricerca sostengono che vincerebbe Renzi. Le cifre ballano, ma neppure troppo. Per Emg il centrosinistra al ballottaggio arriverebbe al 53,2% contro il 46,8% del centrodestra; Ipr dà il centrosinistra al 53% secco contro il 47% secco del centrodestra. Il distacco oscilla tra i 5 e i 7 punti percentuali.
Entrando nel dettaglio dei posti in Parlamento, il centrosinistra avrebbe 327 seggi alla Camera mentre Sel, Centro Democratico di Bruno Tabacci sarebbero fuori dal Transatlantico. Nel centrodestra, a essere trombati sarebbero il Ncd, la Lega Nord, Fratelli d'Italia e Udc. Fuori da Montecitorio anche Scelta Civica, Idv, Verdi. Insomma, se votassimo oggi, ci ritroveremmo una Camera divisa in tre: Pd, Forza Italia e Movimento 5 Stelle. I grillini avrebbero dai 100 ai 108 seggi.
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