Compagni, avanti! Il "gran partito" degli anti Meloni si è idealmente ricomposto. Pace è fatta: dopo i dissidi del recente passato, Pd e Cinque Stelle hanno ritrovato la concordia nel nome dell'antifascismo militante e dell'opposizione al governo. È accaduto nelle scorse ore a Firenze, dove la nuova segretaria dem, Elly Schlein, e Giuseppe Conte sono apparsi l'uno accanto all'altro nel corteo progressista organizzato in città. I sorrisi, le strette di mano, le parole sussurrate lontano dai cronisti e quelle pronunciate invece a gran voce davanti ai microfoni. C'era pure Maurizio Landini; il clima era quello da rimpatriata tra "compagni" di classe.
Torna l'ammucchiata di centrosinistra
Di fatto, tra bandiere rosse e slogan politici, ha preso visivamente forma l'ammucchiata di centrosinistra pronta ad arginare "la peggiore destra di sempre" (ormai, un ritornello stonato). Dopo la batosta elettorale del 25 settembre scorso, quando gli italiani affidarono la guida del Paese a Giorgia Meloni, a sinistra si sono persuasi delle necessità di ricomporre un grande fronte progressista in chiave anti-Meloni. E alla fine, dopo ammiccamenti e strizzatine d'occhio reciproche, Pd e 5s hanno fatto coming out. Durante il "sabato antifascista" di Firenze, Schlein e Conte hanno sciolto le riserve e parlato senza nascondimento dell'intenzione di "lavorare insieme" per un comune polo di sinistra. In pratica, il ritorno delle larghe intese giallorosse, aperte in questo caso anche ai Verdi.
Schlein: "Lavoriamo insieme per fare opposizione"
"Sono molto felice che ci sia qui una grande delegazione del Pd, che ci sia qui il M5s, che ci siano qui altre forze civiche e della sinistra ecologista. Credo che sia un bel segnale che su alcune battaglie fondamentali, come abbiamo sempre detto, noi dobbiamo lavorare insieme sia in Parlamento che nel Paese, per organizzare una opposizione", ha dichiarato Elly Schlein, elencando anche i temi attorno ai quali è pronto ad arroccarsi il fronte anti-Meloni: "Difesa della scuola pubblica, difesa della sanità pubblica, difesa del lavoro, salario minimo, difesa della Costituzione, battaglia contro l'autonomia differenziata".
Grillini e Verdi pronti all'allenza anti-Meloni
E dal fronte pentastellato è stato Giuseppe Conte a suggellare l'ideale intesa. "Il fatto che oggi noi ci ritroviamo qui col neo segretario del Pd vuol dire che su battaglie concrete noi ci siamo, battaglie di valori e di principi che ci riguardano tutti. Battaglie che non riguardano solo le forze progressiste perchè qui stiamo difendendo principi costituzionali", ha affermato l'ex premier, pronto a svicolare di fronte alle domande sulla competizione a sinistra. "Il problema non è il primato o la leadership della sinistra. A noi come Movimento interessa lavorare per rafforzare l'azione politica di forze progressiste. Se col nuovo vertice del Pd si rafforzerà questo orizzonte ben venga per tutta l'Italia", ha risposto il presidente 5s sul punto. Parole di massima apertura anche da parte di Nicola Fratoianni: "Penso che serva un'alleanza che metta insieme Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra e che poi si provi ad allargare su un programma di cambiamento per il Paese".
Il ritorno al passato della sinistra
Proprio su queste pagine avevamo tratteggiato la tentazione dei leader di sinistra di tornare alla "Cosa Rossa", ovvero all'ammucchiata anti-governativa utile a raccogliere le forze. Un eterno ritorno al passato che ora è pronto a concretizzarsi di nuovo, pur a fronte di una grande incertezza rispetto agli esiti auspicati.
I più recenti sondaggi danno infatti il centrodestra in costante crescita, con Fratelli d'Italia addirittura oltre il 30% dei consensi e un trend positivo per Forza Italia. Dal sabato antifascista di Firenze, tuttavia, i progressisti hanno annunciato di volerci provare ancora. Tutti insieme appassionatamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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