"Lavoriamo nella giusta direzione". Il Cav promuove il governo e traccia la rotta

Forza Italia ha ottenuto un primo aumento delle pensioni e il mantenimento del superbonus ma in cinque anni sono numerose le misure da adottare

"Lavoriamo nella giusta direzione". Il Cav promuove il governo e traccia la rotta

Per Silvio Berlusconi, la manovra che si sta delineando è "un primo passo", considerando anche lo scenario complesso nel quale il centrodestra si è trovato a operare da quando è salito al governo. Tra crisi economica e guerra, con conseguente aumento dei costi delle materie prime e dell'energia, l'esecutivo è stato pressoché costretto a intervenire per i 2/3 del totale sul salvataggio delle imprese e sull'aiuto alle famiglie. "Di conseguenza è rimasto poco per le riforme strutturali che ritengo necessarie. Nonostante questo, alcuni risultati concreti li abbiamo ottenuti e in altre materie, come la giustizia, si sta lavorando nella giusta direzione", ha dichiarato il Cavaliere al Corriere della sera.

Tra i risultati concreti c'è il mantenimento del bonus 110% , con proroga fino al 31 dicembre per ottenere il sussidio e un primo aumento delle pensioni minime, che per gli over 75 sono state portate a 600 euro. L'obiettivo dichiarato da Silvio Berlusconi è di portare a 1000 tutte le pensioni minime entro la fine della legislatura e si sta lavorando in quella direzione, ma non solo. "Stiamo lavorando per ottenere la detassazione e la decontribuzione per le assunzioni di giovani da parte delle imprese, che avrebbero la grande convenienza ad assumere con un costo uguale allo stipendio. Oggi, come è noto, il costo dell'azienda per uno stipendio, ad esempio, di 1.500 euro è di 3.300 euro, più del doppio", ha spiegato l'ex premier.

Silvio Berlusconi promuove l'operato di Giorgia Meloni fino a questo momento, ritenendo che il suo approccio sia "assolutamente adeguato". I due sono in contatto, come è normale che sia tra i leader di due dei principali partiti di governo. Contatti che avvengono, ovviamente, in forma privata: "Non mi permetto di dare consigli a mezzo stampa al presidente del Consiglio. Lei sa bene che se dovessero servirle, io sono sempre qui, pronto a darli". Tra i due, come sempre dichiarato dai diretti interessati, il clima è strettissima collaborazione e stima reciproca. E il Cavaliere non dà nemmeno peso alle presunte espressioni di dissenso ricevute alla festa di Fratelli d'Italia. Anzi, fornisce una spiegazione che in pochi, nonostante tutto, hanno finora preso in considerazione: "Non sarà per caso che la freddezza, come lei la chiama, era quella solita di qualche 'testimone' interessato e malevolo?".

Le prospettive per il futuro sono di lungo termine per Silvio Berlusconi e si spalmano sui cinque anni di legislatura che sono appena cominciati. Le misure sul tavolo sono tante e c'è tutto il tempo per giungere alla loro realizzazione, come ha spiegato lo stesso Cavaliere: "La progressiva estensione della flat tax, una riduzione della pressione fiscale (che oggi è al 43,6% mentre noi l'avevamo tenuta sotto il 40%) una riforma della giustizia ispirata a principi garantisti, sulla strada indicata dal ministro Nordio". E poi ancora: "Un incremento delle pensioni minime di 100 euro all'anno sino a 1.000 euro per tutti al quinto anno della legislatura, la detassazione e la decontribuzione totale delle nuove assunzioni di giovani, e tante altre cose sulle quali abbiamo avuto il voto dagli italiani, decisivo per vincere le elezioni".

Silvio Berlusconi apre anche a un possibile dialogo con Matteo Renzi, che ammette di aver sempre stimato e del quale, con una metafora calcistica, rivela: "Ho sempre pensato che giochi in una metà campo che non è la sua. Certamente, se lo volesse, potremmo lavorare in sintonia su diversi temi ma gli italiani hanno scelto alle elezioni da chi vogliono essere governati". Per Silvio Berlusconi è ancora in piedi l'idea di un partito Repubblicano sullo stile di quello americano, anche se la strada per il suo raggiungimento non è sicuramente semplice. Tuttavia, è un'idea che l'ex premier non ha mai abbandonato.

Sull'azione di governo in Europa, Silvio Berlusconi sottolinea il "senso di responsabilità" dell'esecutivo e sulla guerra in Ucraina, il Cavaliere conclude: "La pace è necessaria e urgente. Ma la pace non può essere in violazione del diritto internazionale e non può essere neppure un modo per dividere l'occidente. Ci sto lavorando, vedremo".

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