
Nessuna scusa. Dopo il video reso noto da DiMartedì (La7) che lo inchioda definitivamente, Romano Prodi continua a negare l’evidenza. Le immagini, al contrario, parlano chiaro: l’ex premier non solo ha risposto in maniera brusca alla giornalista di Quarta Repubblica ma, come se non bastasse, le ha tirato i capelli. Oggi, di fronte a quel video, Prodi continua a glissare la questione.
La giustificazione di Prodi
"Non c'è proprio niente da chiarire. Se si vuole creare l'incidente nei confronti di un vecchio professore, lo si faccia pure. E io gioisco". Così l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea Romano Prodi, rispondendo ad una domanda oggi a Bruxelles, dopo aver incontrato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, a proposito della risposta che ha dato ad una giornalista Lavinia Orefici con tanto di tirata di capelli. “Il tempo chiarisce tante cose. Si scambia l'affetto con l'aggressione”, dichiara Prodi con sprezzo del ridicolo dopo un incontro con la presidente del Parlamento Ue. Nessun errore di battitura.
Intercettato dai cronisti presenti a Bruxelles, il padre nobile della sinistra prova a giare la frittata scambiando un’azione chiaramente paternalistica e maleducata per un gesto di affetto con la cronista di Rete 4. Il nodo della questione, tra l’altro, rimane il solito doppio standard della sinistra, sempre pronta a criticare ogni singola virgola fuori posta dell’esecutivo ma, allo stesso tempo, molto comprensiva con gli errori dei compagni rossi. Non manca la replica della maggioranza che, per voce del vicepremier Matteo Salvini, continua ad esigere delle scuse.
“Ah, e il patriarcato? Che cosa dicono le anime belle della sinistra, quelli 'buoni e giustì sempre col ditino alzato? Come al solito taceranno. Vergogna", afferma sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, pubblicando "il video che sbugiarda Prodi e la sinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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