Esattamente come avvenuto alle politiche, la sinistra ha in messo in moto la macchina del fango contro il centrodestra in vista delle elezioni regionali. Nel mirino dei rossi è finito il candidato alla regione Lazio, Francesco Rocca: dalla condanna per spaccio alla militanza nelle file del Fronte della Gioventù. Bufere e attacchi strumentali nella speranza di portare alla vittoria D’Amato, che ha problemi ben più seri e recenti. Ma il profilo sponsorizzato con forza da Giorgia Meloni tiene la barra dritta: la risposta alla sinistra è da applausi.
Rocca stronca la sinistra
“Alla sinistra che utilizza lo strumento della macchina del fango mi permetto di ricordare - e lo dico senza polemica perché ritengo sia stata una delle figure morali e più importanti nella nostra storia recente - che nel 1942 Eugenio Scalfari militava nel Partito nazionale fascista e rispetto a quando ha fondato Repubblica è passato un periodo più breve rispetto a quello che è passato dal mio errore di gioventù”: questo il j’accuse di Rocca. Intervenuto a margine di una conferenza stampa, il candidato del centrodestra ha ammesso l’errore grave commesso in gioventù, ponendo l’accento anche su quello del ’42:“Nessuno però si è sognato di non riconoscere a Scalfari il cammino che aveva fatto e le differenze che in quel cammino si erano create”.
La corsa alla regione Lazio
Messe da parte le solite strategie rosse da campagna elettorale, Rocca s’è soffermato sulla corsa alla presidenza della regione Lazio e ha confermato che la sua giunta sarà annunciata solo dopo il voto: “Qualunque nome uscirà fuori prima saranno nomi inventati o che vogliono bruciare”. Il programma, invece, è entrato nelle ultime fasi, sarà raffinato nei prossimi giorni: “Sarà presentato negli stessi giorni in cui saranno depositate le liste”.
Uno dei dossier più dibattuti a livello regionale è legato alla riforma sull’autonomia, Rocca bada al solito: “Mi fido del giudizio di Giorgia Meloni, ma farò di tutto per fare sì che non ci siano cittadini di serie A e di serie B”. “Sicuramente io non permetterò che i cittadini del Lazio rischino di venire penalizzati”, ha aggiunto l’ex presidente della Croce Rossa italiana: “Sono certo che la saggezza Parlamento troverà un punto di caduta.
Come cittadino mi auguro ci sia una profonda discussione affinché nessuno rimanga indietro. Questa deve essere una riforma per portare l'amministrazione più vicina alle persone. Se questa è la sfida, bene. Ma domani partire dal presupposto che non tutte le regioni sono uguali”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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