Quello che si profila all'orizzonte rischia di essere l'ennesimo weekend caldo sul fronte degli anarchici. Il tamtam mediatico per la nuova manifestazione è partito: sabato 4 marzo l'appuntamento è a Torino, in piazza Solferino, alle 16.30. Le manifestazioni del weekend in tutta Italia sono state annullate per effettuare il concentramento nel capoluogo piemontese, che si preannuncia blindato. Ma domani, giovedì 2 marzo, a Milano è previsto l'ennesimo presidio anarchico, che però stavolta non si terrà sotto in carcere o in una piazza ma sotto la sede cittadina di Fratelli d'Italia.
La provocazione è evidente da parte degli anarchici, ma anche dei centri sociali che hanno rilanciato il messaggio, che stanno cercando lo scontro con quelli che loro considerano i "mandanti" della decisione della Cassazione di non revocare il 41 bis ad Alfredo Cospito. Nel volantino preparato per lanciare l'iniziativa, la volontà di arrivare a uno scontro con gli attivisti del partito di Giorgia Meloni è chiara, visto che la scritta "Fratelli d'Italia" è stata realizzata capovolta, a testa in giù, rievocando i fatti di piazzale Loreto dai quali da quelle parti non riescono a staccarsi. Il presidio di domani è l'ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, di chi sia il responsabile dell'aumento della tensione nel nostro Paese.
"I fascisti della Meloni che sono da mesi al governo non sono soltanto i responsabili politici della condanna a morte del compagno, ma anche di tutte quelle morti che 'ordinariamente' avvengono all'interno delle carceri italiane, delle centinaia di morti che lo Stato assassina quotidianamente sul posto di lavoro, nelle guerre imperialiste finanziate e appoggiate anche dall'Italia, delle morti sui confini e nel mar Mediterraneo", si legge nel comunicato di presentazione della manifestazione.
Utilizzando il prestesto del naufragio, gli anarchici sono pronti a innescare lo scontro: "Pochi giorni fa l'ennesimo drammatico naufragio vicino alle cose di Crotone. Altre decine di morti. E dal governo soltanto dichiarazioni vomitevoli che non fanno altro che alimentare il nostro odio nei loro confronti. Andiamo a gridare tutta la nostra rabbia sotto le finestre di questi assassini". Milano è una delle piazze calde, oggi come cinquant'anni fa. Finora non si era ancora arrivati a questi livelli di provocazione, che potrebbero rappresentare un nuovo livello di attacco allo Stato e alle sue istituzioni.
"Ecco il risultato del fanatismo di una minoranza ma anche di tanti cattivi maestri che istigano all'odio.
Non ci faremo intimidire né trascinare in questa spirale. Difenderemo l'Italia, lo Stato e le istituzioni con la forza delle nostre idee e della nostra libertà", ha commentato Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d'Italia in Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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