In occasione della festa della Mamma, Giorgia Meloni ha partecipato in via straordinaria a un episodio del podcast "Mamma dilettante", condotto da Diletta Leotta. Il presidente del Consiglio, che è mamma di Ginevra, ha spiegato in che modo lei vive la maternità, con tutte le difficoltà e le sfide quotidiane che accomunano ogni madre, qualunque sia il loro ruolo nella società. "Da quando sono diventata madre, qualsiasi cosa accada a chiunque, soprattutto ai più piccoli, ai bambini, io penso da madre. Anche in questo lavoro che faccio, nel ruolo di presidente del Consiglio, alcune delle emozioni più belle che mi sono presa e che questo lavoro mi ha regalato, riguardavano le mamme", ha spiegato il premier.
Nel suo racconto ha riportato anche il ricordo di quella che è stata una delle sue emozioni più grandi da quando si trova a Chigi, ossia la chiamata alla madre di Alessia Piperno. "Questa ragazza era stata in Iran durante le manifestazioni delle donne contro il regime iraniano e c'era una situazione che abbiamo gestito in silenzio per riportare a casa questa ragazza. Quando lei è salita sull'aereo ed era sicuro che sarebbe tornata a casa, ho chiamato io la mamma per darle questa notizia. È stata una delle emozioni più straordinarie che mi potesse regalare questo lavoro", ha spiegato, non senza una punta di emozione, premier.
Leotta e Meloni, poi, hanno chiacchierato sulla loro visione del mondo femminile e il premier ha ribadito un concetto che più volte ha esposto pubblicamente: "Non è vera la solidarietà femminile. Cioè, le donne sono tra loro molto meno solidali di quanto non dicano e secondo me è anche come se fossero vittime di questa specie di racconto". Secondo Meloni, infatti, ci sarebbe una sorta di retropensiero, di stereotipo, per il quale le donne spesso si escludono inconsciamente dalle competizioni con gli uomini. E questo, spiega ancora il premier, "porta naturalmente a competere tra di loro, una forma per cui non sempre ho visto e vedo la solidarietà femminile di cui tanto parliamo".
Una cosa che non riguarda sicuramente le mamme, che "è tutta un'altra cosa". Le mamme, ha detto ancora, "sono i veterani al fronte, gente che ha combattuto la guerra insieme, perché è completamente un'altra dimensione di solidarietà". E proprio per questo, spiega, "c'è una grandissima capacità di darsi una mano". Il premier è una madre presente e non manca di fare la sua parte in tutto e per tutto, anche nella "chat delle mamme" che si forma in tutte le scuole: "Commento, faccio, dico la mia. Voto quando mettono le votazioni. Partecipo quando posso, faccio la mamma".
Il rapporto con Ginevra, che il premier cerca di tutelare a ogni costo nonostante la sua esposizione pubblica, Meloni lo coltiva ogni giorno, ritagliandosi sempre il tempo per stare insieme. E ogni tanto, tramite i social, apre una finestra su quel mondo così privato. "Ginevra di solito mi fa dei biglietti strappacuore, però poi in cambio magari ti chiede qualcosa, tipo 'il giorno dei sì'. Noi abbiamo questa tradizione, ogni tanto quando la voglio premiare le dico 'domani è il giorno dei sì', tu devi dire sì... Un girone dantesco, ma sulla festa della mamma...", dice il premier a Leotta, raccontando il suo essere madre.
Un ruolo che a volte entra in conflitto con la figura pubblica, senza possibilità di soluzione: "Con Ginevra mi sono data poche regole, esserci per metterla a letto quando posso e non mancare a recite, saggio, costi quel che costi. Bene: saggio di danza di Ginevra, sapete che giorno l'hanno piazzato? Il primo giorno del G7. L'unica cosa in un anno che non potevo spostare". Un problema per il premier che, infatti, ha confessato: "È stato e sarà un inferno. Gliel'ho detto subito ed è successo un inferno. In quei momenti ti butteresti dal balcone, poi si gestisce".
Meloni cerca di essere, per la figlia, la madre che lei non ha avuto: "Non era così presente e alla fine le devo tutto".
La sua, ha aggiunto Meloni, "era un'assenza calcolata: ha cresciuto le sue figlie dicendo 'te la devi cavare, la tua libertà è legata alla tua responsabilità'". Quindi, ha chiosato: "Se io sono la persona che sono, lo devo a mia madre".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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