Il salvataggio in corner potrebbe arrivare dallo strumento referendario, come ha suggerito il consigliere di minoranza Paolo Piffer. Ma intanto la proposta di intitolare lo stadio Brianteo a Silvio Berlusconi sbatte contro la barriera del consiglio comunale, riunitosi per discutere la mozione presentata alle 20.23 del 12 giugno 2023. L'ex premier si era spento alle 9.30 dello stesso mattino. La mozione è stata ritirata dalla prima firmataria Martina Sassoli del Gruppo misto, dopo un'ora e mezzo di dibattito e oltre mezzora di pausa per approfondire la linea da tenere.
Un epilogo che era nell'aria, se è vero che già la scorsa primavera la discussione era stata posticipata, con l'opposizione che votò insieme a parte della maggioranza di centrosinistra per evitare quel che poi nella serata di giovedì si è verificato. L'intitolazione nasceva per rendere grazie al presidente che ha portato sul massimo palcoscenico calcistico il Monza, nel 2022 e dopo 110 anni di attesa. Fininvest aveva rilevato il club in terza serie, apportando importanti interventi di ammodernamento del centro sportivo Monzello (oggi centro Luigi e Silvio Berlusconi) e allo stesso stadio, oggi U-Power Stadium. Calcolatrice alla mano, dall'acquisizione nel club sono stati investiti 300 milioni e solo per la stagione in corso sono previste immissioni di capitale per 40 milioni. Su questi aspetti i promotori della mozione invitavano ad andare oltre «la valutazione politica di ciascuno» e considerare «il sogno regalato a un'intera città». Auspicio completamente disatteso.
La dem Giulia Bonetti ha rispolverato la battuta sul «pullman di prostitute» promesso ai giocatori in caso di vittoria contro una big, mentre pesanti parole sono arrivate da Lorenzo Gentile di LabMonza, con tanto di dito puntato sulla condanna per evasione fiscale e legami con Dell'Utri e Mangano, condannati per i rapporti con la Cosa Nostra. «Mi auguro che Fininvest acquisisca gli audio della seduta e proceda a querele», ha sbottato Dario Allevi, ex sindaco ed ex presidente della Provincia. «Molti interventi sono andati fuori tema, ho sentito tante brutte parole e percepito un odio sprezzante verso un avversario politico. Certa sinistra non si smentisce mai» Così, se per Tullio Parrella (Azione), che pure aveva espresso intenzione di voto negativa, la scelta migliore sarebbe «attendere che sia la storia a decidere», per Marco Monguzzi (FdI), uno dei firmatari, «le strutture del Comune in concessione al Monza ora valgono milioni, prima erano vicine allo zero. Questa discussione non doveva succedere e io la vivo come una sorta di ingenuità politica». Delusione in Andrea Arbizzoni (FdI): «La mozione nasceva per rendere omaggio all'uomo sportivo.
Mi aspettavo uno scatto di orgoglio della città di Monza, mentre i no hanno carattere politico». Anche per questo, «non vi permetteremo di sfregiare ulteriormente la memoria del presidente e comunichiamo il ritiro della mozione», ha chiuso Martina Sassoli, uscendo dall'aula con il resto dei firmatari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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