Tutti in piazza

La Sinistra ama talmente la piazza che ne preferisce sempre quattro o cinque

Tutti in piazza
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Per capire le piazze occorre batterle. E noi da cronisti modestamente le battiamo.

E così faremo sabato, a Roma. Sì, ma dove?

Alle 15 in piazza del Popolo si ritrova la sinistra di Repubblica e un pezzo del Pd: si manifesta per l'Europa, senza bandiere di partito ma con quelle blu dell'Ue. Ci sarà anche l'Alleanza Verdi e Sinistra, però con le bandiere per la pace, per quanto Fratoianni e Bonelli siano divisi, il primo «contro il tecnocapitalismo», il secondo «per costruire la pace». La Schlein forse c'è, ma non si sa con che bandiera. L'Arci no. La Cgil di Landini sì, ma con gli opportuni distinguo: «L'Ue o è per la pace, i diritti e il lavoro o non è». L'Anpi nazionale ha lasciato libertà d'adesione. Ma l'Anpi-Roma ha già declinato perché non è bellicista. Poi c'è Conte: prima ha detto sì, ma quando ha saputo del piano di riarmo da 800 miliardi ha detto no. «Non è il momento delle ambiguità», ha spiegato. Frange della sinistra porteranno le bandiere dell'Ucraina, altre quelle arcobaleno.

Il Partito della Sinistra Europea si trova lo stesso giorno, ma in una piazza diversa da quella del quotidiano «bellicista»: è a favore del cessate il fuoco in Ucraina ma contro il riarmo dell'Europa.

Potere al popolo e Rifondazione invece si ritrovano in piazza Barberini per dire No alla difesa comune e Sì al ripudio della guerra. Marco Rizzo invece scala di mezz'oretta, ritrovo alla Bocca della Verità: contro la guerra e con la bandiera tricolore.

Mah. La verità è che la Sinistra ama talmente la piazza che ne preferisce sempre quattro o cinque.

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