Su Twitter Monti fa il modesto: "Mi sento pioniere della politica"

Il Prof risponde alle domande degli utenti. In 140 caratteri dispensa pillole di "saggezza" e frasi a effetto

Su Twitter Monti fa il modesto: "Mi sento pioniere della politica"

Mario Monti sceglie la strada dei social network e della comunicazione diretta, senza filtri, con i cittadini, per cercare di togliersi di dosso quella patina di stantio che, pur essendo "solo" un tecnico prestato alla politica, inevitabilmente ha. Mediaticamente parlando è una bella operazione. Ovvio che le risposte su Twitter - così come le domande - non possano essere esaurienti. Ma nessuno ha la pretesa che lo siano, tenendo conto del mezzo utilizzato. Per porgere una domanda al presidente del Consiglio è sufficiente scrivere @senatoremonti. In pochi minuti arrivano migliaia di domande. Lui le scorre velocemente e ad alcuni (fortunati) risponde.

Uno gli domanda: "Caro SenatoreMonti, riesce a farcelo un sorriso almeno qui...? Non è difficile: due punti, trattino, parentesi tonda chiusa". Il premier uscente sta al gioco e risponde: ":)". La prima vera risposta che dà è sugli sprechi: "In soli 13 mesi abbiamo dimostrato quanto si potrà fare nei prossimi 5 anni". A chi gli chiede se si senta più italiano o più europeo risponde così: "Orgogliosamente italiano, decisamente europeo". E non poteva esserci risposta più politically correct di questa.

Tema alleanze: un lettore gli domanda come pensi, alleandosi con Udc e Fli, di rappresentare il nuovo in politica, il Prof ribadisce: "Voglio alleare la SOCIETÀ CIVILE e donne e uomini in politica scelti con rigore". E ai suoi follower lancia un messaggio: "Lo dico con modestia, ma in questo momento mi sento io stesso un po' un pioniere. Venite anche voi". Non si capisce bene se il pioniere sia riferito a Twitter o alla campagna elettorale O a tutte e due le cose.

La prima cosa che farà tornando a Palazzo Chigi? "Una legge elettorale seria. Questa non è degna di un Paese come l’Italia". Ma anche se era prerogativa del parlamento dal governo tecnico non è arrivata alcuna proposta concreta in materia di riforma elettorale. Né tantomeno sono arrivate minacce di dimissioni per sollecitare le Camere a intervenire. "Lavorare sulla scuola - scrive in risposta a un utente che gli chiede quali siano le sue proposte in materia - affinché un giorno dirigenti scolastici e docenti siano orgogliosi di esserlo".

Furbescamente il Professore dribbla le domande più pungenti, quelle che potrebbero metterlo in difficoltà. Forse perché non bastano 140 caratteri per rispondere? Difficile crederlo. Monti risponde ad un tweet che gli viene indirizzato dall’account del Tg1 online: "Se non dovesse avere la maggioranza, è pronto al dialogo con il vincitore, pbersani?". Risposta: "Dialogo? Sì, con tutti, anche se avessi la maggioranzaa". Passano pochi secondi e il premier invia un secondo messaggio: "Scusate, mi è partito un invio. È il bello della diretta. Ora completo la mia risposta". Qualche minuto di attesa e Monti precisa: "Dialogo sì, con tutti, anche se avessi la maggioranza. Sostegno a governi non riformisti: NO pbersani berlusconi2013".

C'è chi prova a stanare il Professore

domandandogli quali siano le cinque priorità per l'Italia. Lui ha buon gioco a rispondere: "In un tweet, solo la prima: valorizzare il ruolo delle donne. Senza questo, l’Italia non crescerà".

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