Doccia fredda per il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che vede negarsi i fondi del Pnrr per il tanto dibattuto termovalorizzatore. Un progetto da ben 100 milioni di euro per il Campidoglio.
Plafond terminato
I fatti stanno in questo modo: nel corso della giornata di sabato il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha reso pubblica la graduatoria con i progetti che potranno accedere ai fondi del Pnrr, ma fra questi non hanno trovato spazio i due biodigestori di Casal Selce e Cesano, per i quali erano stati richiesti 80 milioni. Fuori anche gli impianti per la selezione della carta e della plastica, per cui il Campidoglio chiedeva 20 milioni.
In realtà i progetti del Comune di Roma hanno ottenuto il via libera al finanziamento, purtroppo però il plafond a disposizione è terminato. Le proposte per accedere ai fondi sono arrivate da tutta Italia (ben 500) e solo 28 hanno ottenuto il denaro.
Arriva lo stop
I progetti restano, ma l'amministrazione romana non potrà servirsi di soldi del Piano nazionale ripresa resilienza (1 miliardo e mezzo). Il "No", del resto, non è arrivato solo a Roma, ma a moltre altre città dello Stivale. Secondo i piani del Pnrr, del fondo messo a disposizione "solo" 450 milioni di euro erano dedicati agli impianti, e di questi il 60% spettava al Centro Sud, mentre il restante al Nord. A ogni progetto proposto, inoltre, doveva spettare un massimo di 40 milioni come finanziamento.
Assillata dal problema dei rifiuti, la Capitale non può però rinunciare al termovalorizzatore, che dovrebbe arrivare a processare ben 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati.
La rabbia di Gualtieri
Per il sindaco di Roma l'accesso ai fondi negato è "incomprensibile". Gualtieri non accetta la decisione del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, e rivendica la necessità di accedere ai fondi. "Una scelta frutto di criteri sbagliati che non hanno tenuto conto né della popolazione servita dalle città, né del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti e dei suoi obiettivi sulla riduzione del gap impiantistico", attacca, come riportato da Repubblica.
Ricordando che i progetti del Comune di Roma si sono classificati al ventesimo posto della graduatoria su 453 partecipanti nella zona del Centro Sud, il primo cittadino si dice pronto a chiedere un ripensamento sulla scelta del ministero "in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio".
Nel fare ciò, Gualtieri intende coivolgere anche l'Anci, ossia l'Associazione nazionale comuni italiani.Fra le varie possibilità, si fa strada anche l'ipotesi di recuperare dei fondi anche grazie al decreto Aiuti quater.
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