Forza Italia s'infuria con gli ex: "Stress da poltrone"

Toti: "Inutili? Alfano si guardi...". Il partito replica agli attacchi del Nuovo centrodestra

Forza Italia s'infuria con gli ex: "Stress da poltrone"

Roma - Gli «inutili idioti» non ci stanno. Respingono al mittente le accuse, pronunciate da Angelino Alfano nella sfuriata di ieri. La declassano a frutto dello stress della trattativa con Renzi, ma fanno capire che, comunque vada a finire, non intendono morire alfaniani.

L'obiezione sollevata ieri da Forza Italia al leader del Nuovo centrodestra è anche quella più gettonata nei social network, twittata da persone di tutti i colori politici. Nella versione di Giovanni Toti: «Se ci sono troppe persone inutili, Alfano dovrebbe guardarsi mentre lo dice visto che qualche responsabilità ce l'ha avuta in Fi». Altro argomento degli azzurri contro il Ncd: è stato lui ad allontanarsi, non il contrario. «Dice che non riconosce più Berlusconi. Ma mi chiedo - ha osservato il consigliere per il programma di Forza Italia - quanto Berlusconi possa aver riconosciuto Alfano quando è rimasto al governo dividendo i moderati». Sulla stessa frequenza Mariastella Gelmini che bolla quello di Alfano come «un grave fallo di reazione», tipico «di chi è in difficoltà. Lui sa bene da chi è stato ed è circondato il presidente Berlusconi, essendo Alfano cresciuto in Fi fino a ricoprire i massimi incarichi».

Sicuramente ha pesato lo stress della trattativa. «Evidentemente - afferma Renato Brunetta - le poltrone traballanti di Palazzo Chigi e del ministero degli Interni devono aver destabilizzato non solo l'umore, ma anche le capacità cognitive del buon Alfano». Per Augusto Minzolini dimostra come «l'insuccesso possa dare alla testa».
Ora, con lo stop a Renzi dopo pochi mesi dalla scissione dal partito di Berlusconi, il problema di Ncd sarà la credibilità e, in successione, quello dei consensi. «Alfano? Di lui si occuperà lo sbarramento. Il resto è un misto di inaffidabilità personale, attitudine al tradimento, assenza di idee», ha twittato Daniele Capezzone.

Toni forti, da parte di tutti gli ex colleghi di partito. Michaela Biancofiore si dice «disgustata» da Alfano «livoroso e rancoroso». Deborah Bergamini, ricorda il ritorno dell'Imu e l'aumento dell'Iva: «Senza alcun rancore, è di questo che dovrà rispondere. Non certo a Berlusconi, ma ai milioni di italiani che non vogliono la sinistra al governo».
Giancarlo Galan ricorda invece come Alfano abbia «trascinato il Pdl sotto il 10% nei soli primi sei mesi della sua segreteria».
Ora «si sta comportando da democristiano quale è e sta alzando la posta in alto per le poltrone», aggiunge Renata Polverini che osserva come ormai Alfano rappresenti un problema per Renzi. Jole Santelli chiosa: «Se Alfano si sente lontano da Forza Italia non sa quanto noi ci sentiamo lontani da lui».

Ironia forte da parte di Gianfranco Miccichè: «Berlusconi in questi anni si è circondato di troppi inutili idioti. Poi è nato il Ncd e li ha raccolti tutti attorno» ad Alfano. Frattura difficile da ricomporre. Sicuramente non in tempi brevi.

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