Toti: "Spesso i magistrati intervengono nelle campagne elettorali"

Il consigliere politico: "Scajola non andava arrestato". E avverte: "Non ci facciamo fare le liste dalla magistratura"

Toti: "Spesso i magistrati intervengono nelle campagne elettorali"

"La magistratura interviene troppo spesso in campagna elettorale con accuse pesanti che spero vengano provate, altrimenti sarebbe una indebita intromissione nel dibattito politico". A L’intervista su SkyTg24 il consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti affronta di petto e le ultime inchieste giudiziarie che, a suo dire, "danno sulla politica un brutto clima che influenza l’opinione pubblica". "Spero che le accuse gravi che vengono mosse siano provate - continua - altrimenti sarebbe una indebita intromissione nel dibattito politico". All'interno di Expo Primo Greganti e Gianstefano Frigerio si facevano gli affari propri e attribuire tutte le accuse mosse dai giudici di Milano alla politica potrebbe essere fuoirviante. Secondo Toti, infatti, i pm forniscono all'opinione pubblica icontiorni delle inchieste "a spizzichi e bocconi" e "un po' maliziosamente".

Toti resta un convinto garantista. Per questo crede che la custodia cautelare sia "da usare solo se ci sono stringenti motivi di ordine pubblico". E nel caso di Claudio Scajola non era affatto necessario. "Prima - fa notare - bisogna provare le accuse che gli vengono mosse". Il consigliere politico di Forza Italia garantisce che la mancata candidatura dell'ex ministro non ha nulla a che fare con l’inchiesta a suo carico: "Non avevamo alcun sentore...". E assicura: "Non ci facciamo fare le liste dalla magistratura. Scajola non è stato candidato a mio avviso perché rappresentava una poltica che ai nostri elettori non andava più bene". La scelta di tenerlo fuori dalla corsa all'Europarlamento sarebbe stata dettata dallo scandalo sulla casa a due passi dal Colosseo. Scandalo che poi si è concluso in un nulla di fatto dal momento che Scajola è stato assolto. Tuttavia, spiega Toti, la vicenda "ha rappresentato un disagio per gli elettori, ha alimentato la sfiducia dei cittadini nella politica".

Intervistato da Maria Latella, Toti ha affrontato anche il difficile rapporto con Matteo Renzi. Il giudizio sul governo è, infatti, tutt'altro che positivo: "Questo governo sta facendo poco e niente per la ripresa dello sviluppo del sistema paese". Al centro della polemica l'esclusione dalla partita sugli 80 euro di partite Iva e commercianti, entrambe categorie che più di tutti hanno pagato la crisi economica in questi anni. "L’operazione degli 80 euro, che fa bene sicuramente a qualcuno - fa notare - è un’operazione un pò demagogica e nemmeno troppo equa". Adesso Toti, da Renzi, si aspetta "un sacco di altre promesse". "Per il momento ho visto poco altro...", ammette pur confermando l'appoggio di Forza Italia al cammino per le riforme.

"Tutto il percorso delle riforme è in difficoltà perché Renzi non riesce a controllare il suo partito - incalza - il premier ha fatto il passo più lungo della gamba". Forza Italia continuerà ad appoggiare le riforme solo se sono buone e "non se servono solo a dare una medaglietta a Renzi".

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