Dovevano raggiungere Santiago di Compostela per le celebrazioni di San Giacomo maggiore, patrono di Spagna, le cui reliquie riposano proprio nella capitale della Galizia. Ma il treno ad alta velocità su cui viaggiavano oltre 200 pellegrini è deragliato alle porte della città: almeno 35 i morti e 50 le persone ferite, anche se il bollettino sembra destinato a crescere. Ancora non è possibile sapere se ci siano degli italiani coinvolti: l'Unità di crisi della Farnesina, attraverso la rete diplomatico-consolare in Spagna, ha da subito avviato contatti con le autorità locali.
L'incidente è avvenuto ad Angrois, un sobborgo alle porte della città, a non più di quattro chilometri dalla stazione. Poco dopo le 20.40, per motivi ancora sconosciuti, il treno è sbalzato fuori dalle rotaie in prossimità di una curva particolarmente stretta: tutti i 13 vagoni del convoglio, in viaggio fra Madrid e Ferrol con 240 persone a bordo, sono usciti dai binari, schiantandosi con un boato. Un testimone dell'incidente ferroviario - secondo quanto riferisce l'emittente radio-tv, Cadena Ser - ha detto di aver udito un'esplosione prima che il convoglio deragliasse. Diversi vagoni si sono piegati su un lato, mentre almeno uno si è ribaltato e ha preso fuoco. Resta aperta l'ipotesi di un attentatoLe prime foto hanno mostrato anche alcuni corpi senza vita coperti alla meno peggio e feriti attorno ai quali si affannavano i soccorritori. Sul luogo dell'incidente sono subito accorse diverse ambulanze, vigili del fuoco, agenti di polizia locale e della polizia nazionale. Le autorità hanno chiesto la collaborazione dei cittadini presenti: alcuni di loro hanno trasportato i feriti all'ospedale con le loro automobili. Drammatiche le prime testimonianze raccolte dai media locali. «Quanti morti che ci sono qui, mio Dio», ha esclamato una donna a Radio Galega. Secondo un altro testimone, «i vagoni del treno si sono ribaltati più volte e molte persone sono rimaste imprigionate». Il treno deragliato - l'Alvia 151 - è uno dei più moderni convogli delle ferrovie spagnole e può viaggiare fino a 250 km/h (anche se nel tratto dell'incidente la velocità è più bassa). Ma dalla Spagna già rimbalzano le prime polemiche. Il giorno dell'inaugurazione della ferrovia che unisce Ourense a Santiago - scrive el Mundo - esperti del ministero dei Lavori Pubblici avevano da subito bollato il luogo del disastro: «È una curva difficile».
Sul luogo dell'incidente, visibile anche da diversi chilometri per la grossa nube di fumo che s'è levata, sono prontamente arrivati il governatore della Galizia, Alberto Núñez Feijoo, il delegato del governo, Samuel Juárez, il deputato Jorge Atán, l'Assessore regionale per la tutela del Territorio e delle infrastrutture, Agustín Hernández, e il sindaco di Santiago di Compostela Angelo Currás: subito dopo il disastro è stato cancellato ogni festeggiamento.
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