Lo tsunami del M5S Grillo: "Ora i partiti sono in liquefazione"

Prima che lo tsunami si abbatta sulla terraferma il mare si ritira di alcune decine di metri. E gli abitanti della costa iniziano a scappare. Lui erano settimane che lo diceva: "Cavalco l'onda e spazzo via tutti". E il mare si era ritirato: i sondaggi davano il Movimento 5 Stelle in costante aumento e il vento dell'antipolitica soffiava più forte che mai. Ma i risultati che escono dalle urne superano tutte le aspettative. A Parma Federico Pizzarotti va oltre il 21% e vola al ballottaggio, a Genova Paolo Putti è vicino al 15 per cento. Poi numeri strabilianti anche a Verona, Palermo e L'Aquila. Ora inizia la sfida: un conto è parlare, un altro governare.

"Abbiamo il primo sindaco: è a Sarego (VI) la prima Terza Repubblica. Avanti così Belin!", festeggia Beppe Grillo sul suo profilo di Twitter. La diga è crollata: anche il Movimento 5 Stelle ha il suo primo cittadino e tra due settimane, quando si terranno i ballottaggi, sarà possibile tirare le somme del successo grillino. Nel frattempo il M5S festeggia e si prepara a entrate in molti consigli comunali del Paese. In serata arrivano le dichiarazioni del fondatore del movimento: "Siamo a un cambiamento epocale. Stiamo avendo successo. E questo è solo l’inizio.

Dalla rigenerazione di cui sparlava il nostro presidente della Repubblica, siamo passati alla liquefazione: i partiti si stanno liquefando in una diarrea politica. I cittadini si riappropriano delle istituzioni". E poi la promessa-minaccia: "Ci vediamo in Parlamento". E questa volta sembra credibile. Nel frattempo, per sicurezza, guardiamo il mare.