
Questa mattina il vicepremier Matteo Salvini ha sentito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, prima del suo intervento in Senato in vista del Vertice Ue, per farle l'in bocca al lupo. "Meloni e Salvini in un clima come sempre cordiale e amichevole, hanno scherzato sugli ennesimi retroscena che raccontano di presunti litigi", si legge in una nota degli staff del Carroccio in cui si sottolinea il fatto che il vicepremier e titolare del Mit abbia assicurato al premier che la Lega è "il collante della maggioranza". Nella nota "si ribadisce che Meloni e Salvini si sentono tutti i giorni dall'inizio della legislatura e continueranno a farlo". Intanto il vicepremier, come già annunciato da alcuni giorni, "è all'estero tra Varsavia e Bruxelles per lavorare ai dossier infrastrutture".
È stato, quindi, smentito il retroscena di Repubblica che raccontava di una Meloni arrabbiata per un eventuale smarcamento del Carroccio sul tema del riarmo che sarebbe stato clamoroso se i leghisti avessero deciso di votare a favore di una parte della risoluzione che presenterà il M5S. Il presidente del Consiglio, secondo la ricostruzione di Repubblica, avrebbe sentito telefonicamente tutti gli alleato di governo e avrebbe avvisato Salvini che uno scenario del genere sarebbe stato inaccettabile per l'esecutivo, ottenendo la promessa che nulla di tutto ciò sarebbe accaduto in cambio di una risoluzione condivisa che non menzionasse la parola "riarmo". Non un grosso sacrificio visto e considerato che proprio Meloni ha chiesto all'eurodeputato Carlo Fidanza di presentare una mozione a Bruxelles per proporre di cambiare titolo alla riforma “ReArm Europe”. Fratelli d'Italia, inoltre, come ha spiegato anche ieri il ministro della Difesa Guido Crosetto, non vede di buon occhio la nascita di esercito europeo e prevede solo il potenziamento degli eserciti nazionali con un coordinamento tra i vari Stati come avviene per la Nato.
Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati e portavoce di Forza Italia, ospite a "Specchio dei tempi" su RaiNews24, spiega che la risoluzione di maggioranza "contiene quello che sosteniamo anche in Europa, ovvero la necessità che l'Europa si organizzi meglio, la possibilità di aumentare l'efficienza dei nostri sistemi di Difesa e di costruire le condizioni affinchè ci sia una maggiore integrazione europea della Difesa". E aggiunge: "Contiene anche l'auspicio di continuare ad intrattenere rapporti sempre più forti con gli Stati Uniti, perchè senza gli Stati Uniti, e gli Stati Uniti senza Europa, pensiamo che l'Occidente sia più debole".
Nevi conclude: "E' stato fatto un buon lavoro e c'è l'unità di tutta la maggioranza. Quello che conta sono gli atti concreti, il sostegno da sempre e convinto dell'Italia all'Ucraina che ribadiamo, così come il rispetto dei patti con la Nato".
Pochi sono riusciti a bruciare un consenso enorme come quello che aveva racimolat in precendenza il padano.
Segno di grandi imintuizioni politiche.
Ormai crea solo problemi al Governo con posizioni estremiste, quando parla Salvini poi e tutto da ridere, l'ultima e vedere i campi rom sotto la sede della corte di cassazione così ci pensano due volte a risarcire i migranti della Diciotto.
Ma come parla questo?
Pochi sono riusciti a bruciare un consenso enorme come quello che aveva racimolat in precendenza il padano.
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