«La legalità non è uno dei parametri con cui portiamo avanti le nostre lotte». È questo il disclaimer che apre il vademecum tascabile che ieri circolava tra i manifestanti di Roma. «Ricordati che particolari del tuo abbigliamento o del tuo aspetto (volto, tatuaggi, piercing etc..) possono contribuire alla tua identificazione», si legge ancora, suggerendo ai manifestanti di travisarsi e di indossare abbigliamento senza insegne. Ma non solo, perché in un passaggio successivo scrivono: «Liberati dei vestiti che avevi indosso se pensi di poter essere accusato di aver commesso un reato».
E ancora, in previsione di scontri, scrivono: «Puoi proteggerti usando caschi da cantiere, protezioni da moto o skate ma considera che potrebbero ostacolare
la mobilità dei tuoi movimenti e attirare attenzioni indesiderate». Il vademecum è molto dettagliato in tal senso, fornisce indicazioni precise anche ai neofiti della piazza. Chi l'ha preparato non si firma, preferisce mantenere l'anonimato, e in nome di questo suggerisce anche come mettere fuori uso i sistemi di ripresa della polizia: «Per evitare di essere filmato dalle forze dell'ordine, puoi accecare le loro videocamere con comuni puntatori laser o coprirli con fumogeni e torce».
E ancora, prevedendo che possano esserci intercettazioni nella zona, o anche localizzazioni delle celle, suggeriscono di non effettuare chiamate o messaggi.
«Se temi che la situazione a cui stai andando potrebbe essere turbolenta, segnati con un pennarello indelebile il n. di telefono di un
legale su un braccio», si legge ancora.
Un consiglio che fa seguito al messaggio diffuso già dai giorni precedenti su alcuni canali, in cui erano indicati i numeri di alcuni avvocati disponibili a prendere in carico i casi legati alla manifestazione di Roma. E se un «compagno» viene arrestato? La guida suggerisce, oltre che il passaggio del numero di un legale, di «tentare di liberarlo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.