Ettore Gotti Tedeschi si è dimesso. Il presidente dell’Istituto per le Opere di Religione, lo Ior, ha lasciato la riunione del Consiglio di Sovrintendenza, il cda dei laici della Banca vaticana, che stava per sfiduciarlo.
A prendere il suo posto è il vicepresidente Ronaldo Hermann Schmitz. Uno dei motivi alla base della decisione è il dissidio interno all'istituto e i contrasti sulla nuova legge per la trasparenza che avrebbe dovuto portare il Vaticano nella "white list" dei Paesi virtuosi in materia di antiriciclaggio.
Gotti Tedeschi era stato chiamato alla presidenza della banca vaticana nel 2009, per portare avanti l’opera di trasparenza voluta da Benedetto XVI. Pochi mesi dopo il suo arrivo, lo IOR era stato coinvolto in un’inchiesta della magistratura romana per alcuni flussi di denaro: Gotti aveva deciso di collaborare con i giudici, facendosi interrogare senza passare attraverso le rogatorie internazionali.
Il Consiglio di sovrintendenza dello Ior ha fatto sapere che "i membri del Consiglio sono rattristati per gli avvenimenti che hanno condotto al voto di sfiducia, ma considerano che quest’azione sia importante per mantenere la vitalità dell’Istituto.
Il Consiglio adesso guarda avanti, al processo di ricerca di un nuovo ed eccellente Presidente, che aiuterà l’Istituto a ripristinare efficaci ed ampie relazioni fra l’Istituto e la comunità finanziaria, basate sul mutuo rispetto di standards bancari internazionalmente accettati".
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