I nudisti? Tutti in Veneto. Da oggi la regione guidata da Luca Zaia si è dotata di una normativa all'avanguardia sulla tutela e la promozione del "naturismo", approvata in primo luogo per favorire il turismo sulle spiagge dei litorali veneti. La proposta di legge è stata promossa dai due consiglieri Pdl-Ncd e due della Lega Nord: "Abbiamo risposto alle numerose richieste provenienti dal mondo degli albergatori e delle associazioni naturiste", spiega il relatore del provvedimento, Andrea Bassi (Lega) a Italia Oggi: "Il turismo naturista fattura in Europa circa 700 milioni di euro." Con la nuova legge verrano riconosciute le "finalità turistico-ricreative del nudismo", che potrà essere praticato liberamente in quelle spiagge, parchi, boschi di proprietà demaniale che i comuni vorranno assegnare alle associazioni naturiste.
Il sito istituzionale del Consiglio regionale Veneto riporta come abbiano votato contro il provvedimento pro-naturismo solo Renato Chisso del Pdl-Ncd e Stefano Valdegamberi del raggruppamento civico Futuro Popolare: "E' una legge non in sintonia con la nostra cultura", ha dichiarato Chisso.
Gli amanti del nudismo, che oggi provengono soprattutto dal Nord Europa, finora si erano diretti soprattutto verso la Francia e la Croazia, scoraggiati dal basso numero di strutture destinate ad accoglierli, e forse anche da un habitus mentale che spesso li tollerava a fatica.
Secondo i dati riportati da Italia Oggi, i naturisti italiani sarebbero oltre 500.000, e 20 milioni in tutta Europa.
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