Si accende il dibattito sul video pubblicato in esclusiva dal New York Times sul respingimento dei migranti operato dalla Grecia, ma c'è chi coglie l'occasione per rivolgere accuse folli all'Italia e al governo Meloni. È il caso di Luca Casarini, il capomissione dell'Ong Mediterranea Saving Humans noto per i suoi attacchi all'esecutivo di centrodestra. Parlando della politica dei respingimenti, l'attivista ha sfruttato l'occasione per gettare fango su Roma:“La Spagna organizza le deportazioni con il Marocco e migliaia di rifugiati sono trasportati nel deserto e lasciati morire. E l'Italia finanzia i lager in Libia e, fra poco, anche in Tunisia”. Il solito assalto strumentale, nulla di sorprendente.
Il j’accuse di Luca Casarini
Tornando al video choc del Nyt, la sequenza girata dall’attivista austriaco Fayad Mulla e diffusa dal quotidiano americano mostra dodici migranti, tra cui un bimbo di pochi mesi, scendere da un furgone e salire su una barca della guardia costiera greca, che poi li lascia andare alla deriva su un gommone di salvataggio in violazione della normativa europea e internazionale. "Questo video è l'ennesima riprova di ciò che abbiamo sempre denunciato: ci sono dei veri e propri atti criminali compiuti da Istituzioni europee nella violazione dei diritti umani", l’accusa di Casarini. Secondo il capomissione di Mediterranea Saving Humans, il governo ellenico ha sulla coscienza migliaia di vittime dei respingimenti: “Come in questo caso molti bambini, anche piccolissimi, condannati alla morte in mare o nei campi di concentramento”.
Il j’accuse dell’attivista è perentorio e le sue insinuazioni sono piuttosto nette: “È questa l'Unione europea culla della civiltà? Dopo questo video il Tribunale penale internazionale emetterà un mandato di cattura per il presidente greco, visto che ha la responsabilità di un crimine orrendo? Oppure ci sono criminali che possono agire indisturbati perché per loro le leggi non valgono? Dal punto di vista umano, invece, la cosa si commenta da sola. Solo dei disumani possono fare queste violenze su persone innocenti, su bambini di sei mesi”.
Interpellato sulla vicenda, il governo greco ha optato per un no comment. A pochi giorni dalle elezioni, il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha rivendicato la politica rigida sull’immigrazione, confermando che la manterrà in caso di rielezione. Il Paese ha aumentato i pattugliamenti delle frontiere terresti e marittime, ampliando la recinzione lungo il confine con la Turchia.
Il video diffuso dal New York Times ha gettato benzina sul fuoco, perché secondo diverse Ong non si tratterebbe di un caso isolato e l'uso dei gonfiabili senza motore era già stato documentato in passato. I fatti raccontati risalgono ad aprile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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