L’ex Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e il figlio Salvatore Federico Michele, detto Toti, sono indagati per voto di scambio dalla Procura della Repubblica di Catania, che ha notificato loro gli avvisi di conclusione indagini preliminari. Lo ha reso noto la Procura etnea con un comunicato.
Padre e figlio, secondo le accuse, avrebbero, in occasione delle elezioni per il rinnovo dell’Ars del 28 ottobre 2012, promesso posti di lavoro in cambio di voti in favore del candidato Toti, attuale parlamentare regionale. Il posto di lavoro sarebbe stato promesso ad Ernesto Privitera ed Angelo Marino in favore dello stesso Marino e di Giuseppe Giuffrida, quest’ultimo in seguito effettivamente assunto. Giuffrida, Privitera e Marino sono accusati dello stesso reato.
Raffaele e Toti Lombardo sono stati interrogati, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il voto di scambio contestato ai due esponenti del Partito dei siciliani-Mpa sarebbe avvenuto, almeno in un caso, in ordine a un’assunzione presso la Ipi srl, un’associazione temporanea di imprese che ha al suo interno anche la Oikos, società che si occupa della raccolta di rifiuti.
Le indagini sono partire dalla dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano D’Aquino che avrebbe raccontato episodi di voto di scambio a Catania. Ai Lombardo si è arrivati in seguito a intercettazioni che puntavano a chiarire certi rapporti conla politica.
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