Tempo di campagna elettorale e di proclami per Elly Schlein che cerca di recuperare qualche voto cavalcando il tema dei migranti e cercando di scaricare le responsabilità sui partiti che attualmente si trovano in maggioranza. "Per noi chi entra in Italia entra in Europa, i Trattati già dicono che esiste la solidarietà europea. Ma gli Stati di confine hanno fatto molto di più rispetto agli altri e questo è dovuto a un regolamento molto ipocrita che si chiama regolamento di Dublino", accusa il segretario del Partito democratico che, però, viene smentito su tutta la linea da Sara Kelany, deputata e responsabile del dipartimento immigrazione di Fratelli d'Italia.
"Noi proponiamo di superare la logica del Paese di primo approdo ed arrivare a una solidarietà europea", è la ricetta di Schlein per queste Europee, che sottolinea, nel corso dell'intervento all'iniziativa "I Have a dream, l'Europa del futuro", organizzata da Tgcom24, che "il Parlamento europeo aveva votato a maggioranza il superamento di Dublino e continueremo a batterci per questo". Ma, soprattutto, Schlein è tornata a battere sul vecchio cavallo di battaglia, già smontato su tutta la linea e che è anche ciò che chiedono le Ong, ossia la "missione europea di ricerca e salvataggio per salvare chi rischia di naufragare". E che, nelle parole del segretario, sembra anche essere implicitamente un modo per coinvolgere quelle organizzazioni. "È inutile fare la guerra alle Ong, se si vuole sconfiggere i trafficanti di essere umani c'è un'unica via: creare alternative legali, servono dei corridoi umanitari", attacca Schlein.
Ma Kelany fa notare al segretario del Partito democratico che mentre lei "continua a proporre la stessa ricetta: una missione europea di ricerca e salvataggio in mare e la redistribuzione dei migranti nel resto Europa", ignora completamente il fatto che "questo modello negli ultimi anni si è rivelato fallimentare. Quella che propone, infatti, non è altro che una 'dottrina Capalbio' in chiave europea". E cosa è la dottrina Capalbio lo spiega proprio l'onorevole Kelany, che sottolinea come non sia altro che una strategia secondo per la quale "facciamo entrare tutti, purché vengano accolti da un'altra parte". Al contrario, invece, Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni hanno "sempre offerto soluzioni di buon senso che grazie all'azione del governo Meloni oggi sono maggioritarie in Europa".
E l'unico modo che attualmente sembra funzionare per fermare le migrazioni, prosegue Kelany, "è bloccare le partenze e offrire un'alternativa ai migranti nei Paesi d'origine. La maggioranza degli Stati europei è d'accordo su questo".
Anche i Paesi a trazione socialista sembrano essersi convinti della bontà di questa strategia che Meloni porta avanti fin dal suo insediamento. "Solo il Pd non riesce a capire che l'Europa non supererà mai Dublino se l'Italia continua ad accogliere chiunque", conclude l'onorevole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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