«Zoo Paradiso»: in teatro l'assedio di Sarajevo 20 anni dopo

Scritto, diretto e interpretato da Riccardo de Torrebruna, con Jonis Bascir e Margherita Mannino. In scena fino al 3 marzo a Roma, al Teatro Spazio Uno di Trastevere

E' il 4 novembre 1992. Sotto il tiro dei cecchini, tre personaggi di etnie diverse si ritrovano nello zoo di Sarajevo, durante l'assedio più lungo del Novecento.
Non è facile rappresentare in teatro quei giorni drammatici, ma Riccardo de Torrebruna lo fa con un'opera che ha scritto, diretto e che interpreta insieme all'attore italo-somalo Jonis Bascir e a Margherita Mannino.
«Zoo Paradiso» in questi giorni viene messo in scena a Roma, al Teatro Spazio Uno di Trastevere, prodotto dalla Compagnia Trousse di Giorgio Granito e le rappresentazioni proseguiranno fino al 3 marzo.
Si tratta di un lavoro che, con i toni di una stravagante commedia umana, rievoca un pezzo della nostra storia.
Allo zoo di Sarajevo muore l'unico animale sopravvissuto, un orso tibetano. L'instancabile lavoro dei cecchini cetnici ha reso impossibile rifornire di cibo le belve in gabbia.
Lo zoo è una scenografia degradata, percorsa dagli echi della guerra. E lo stesso filo della sopravvivenza lega quell'orso moribondo agli unici due testimoni della sua agonia: il guardiano bosniaco musulmano Mustafa e il visitatore serbo con l'hobby della caccia Milutin.
Il primo è interpretato da Bascir, diventato famoso nel '98 come interprete della serie televisiva «Un medico in famiglia» e qui alle prese con un ruolo drammatico. Nei panni del secondo c'è il regista-attore de Torrebruna.
Sono tappati nello stesso deposito-macelleria sul retro dello zoo e la precaria solidarietà tra i due "bersagli"si rompe il giorno in cui Sanja, una giovane ornitolog bosniaca, viene colpita a morte proprio davanti ai loro occhi, mentre anche lei cerca di rifugiarsi nel deposito.
L'opera ha debuttato nel '96 all'Actors Studio di New York. De Torrebruna aveva mandato il testo alla regista americana Susan Batson che faceva parte del prestigioso istituto e lei lo mostrò ad Arthur Penn. L' allora presidente dell'Actors Studio lo trovò interessante e decise di produrlo nell'aprile di quell'anno.
Poco dopo vinto " Zoo Paradiso" vinse in Italia il premio Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia.
Dall'assedio di Sarajevo è passato un ventennio, ma non si possono dimenticarlo quei quattro anni di violenze, con più di 12.000 vittime innocenti.


E il regista Riccardo de Torrebruna ha deciso di riportare in scena "Zoo Paradiso"con uno scopo preciso: «Per difendermi - spiega- dall'assalto di immagini e di volti sacrificati alle logiche tentacolari della cronaca di guerra».

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