Intesa Sanpaolo: l'Antitrust boccia il patto «light» tra Generali e Crédit Agricole

L'Authority ritiene che anche la nuova formulazione dell'accordo di consultazione sul 10,9% dell'istituto guidato da Corrado Passera non garantisca la terzietà della banca francese.

Roma. L'Antitrust boccia anche il nuovo patto «leggero» siglato da Generali e Crédit Agricole sul 10,9% Intesa Sanpaolo siglato lo scorso 25 giugno.
Secondo l'Authority anche il nuovo accordo, immediatamente efficace, ha durata triennale e non ottempera alla condizione di garantire la «necessaria indipendenza tra Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo» e «il ruolo di terzietà della banca francese».
L'intesa, si legge nel comunicato dell'Autorità presieduta da Antonio Catricalà, è infatti finalizzata «ad assumere e disciplinare impegni di preventiva consultazione, con l'obiettivo di preservare ed accrescere nel tempo il valore delle rispettive partecipazioni in Intesa Sanpaolo» e a «definire e attuare una posizione e/o una linea di condotta comune» in relazione a determinate materie strategiche.

Il perseguimento dell'obiettivo dell'accordo avverrà inoltre anche attraverso i «componenti del consiglio di sorveglianza e del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo designati dall'una o dall'altra di esse», i quali avranno facoltà di partecipare agli incontri tra Crédit Agricole e Generali e di tenerne conto al fine dello svolgimento dei propri incarichi.

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