«Io, regina dei teenager sono una vera pantofolaia»

da Los Angeles

In Italia è conosciuta soprattutto per essere la fidanzata di Justin Bieber (nel fotino). Ma negli Stati Uniti la diciannovenne Selena Gomez, la maghetta della sitcom I maghi di Waverly, è un fenomeno mediatico a sé stante. Attrice televisiva e in film per adolescenti come Monte Carlo, cantante pop seguitissima dalle teenager, e presentatrice tv, la texana Selena Gomez calca le scene da quando aveva dieci anni, ed è così iperattiva da sembrare una mini Jennifer Lopez. Cresciuta nella scuderia Disney come le sue coetanee Miley Cyrus e Demi Lovato, ma contrariamente ad esse dalla reputazione non ancora infangata da scandali, droghe, sesso, alcool la Gomez, che ha dichiarato di voler restare vergine fino al matrimonio, sta per lanciarsi nella prossima fase della sua carriera. Chiusa l’avventura Waverly Selena sarà su tutti gli schermi americani la notte di San Silvestro per cantare durante lo spettacolo di MTV in diretta da Times Squares a New York (mentre Bieber sarà ospite dello show di Dick Clark su ABC), per poi concentrarsi su un nuovo disco, una tournée e nuovi progetti cinematografici, tra cui Spring Breakers con James Franco ed Emma Roberts.
Il suo calendario è fittissimo; cosa le piace fare nel tempo libero?
«Sono una pantofolaia, mi piacere rimanere a casa e cucinare e mangiare dolci con la mia famiglia».
Sua mamma Amanda è di origine italiane. Ha mai visitato l’Italia o ha mantenuto tradizioni italiane in famiglia?
«Purtroppo no, non abbiamo contatti con l’Italia, anche se è un paese che spero di visitare presto».
Lei è considerata una delle celebrità meglio vestite dalle varie riviste del settore, elegante ma appropriata per la sua età. Le piace la moda italiana?
«Io una delle più eleganti? Forse perché mi vesto come una trentenne. Non seguo i trend e mi piace essere comoda, ma nel contempo sul palco e sul tappeto rosso mi piace sperimentare. La moda italiana mi piace, ma non faccio nomi per non fare favoritismi», aggiunge l’attrice che sembra aver perfezionato l’arte della risposta diplomatica ma noiosetta, e che ha spesso calcato i tappeti rossi in Giorgio Armani e Dolce e Gabbana. Mentre oggi indossa skinny jeans neri, una camicetta accollata senza maniche color crema, e decolletés nere altissime, zeppa maxi e tacco 15.
Lei è cresciuta sotto gli occhi degli spettatori e ha conosciuto il successo da giovanissima. Cosa l’ha impressionata di più finora in questa avventura e cosa le manca rispetto alle sue coetanee che non sono famose?
«Adoro andare all’estero e vedere come i nostri personaggi abbiano toccato famiglie intere, non solo ragazzini ma anche i loro genitori. Il loro affetto ti ricompensa di tutta la fatica. Ma quando viaggio riesco a trovare anche il tempo per visitare le città in cui mi trovo, non è sempre una vita tutta paparazzi e fan come molti credono. Ogni tanto qualcuno ti riconosce, ma riesco a fare cose normali come una ragazza qualunque».
Difficile crederle quando Justin Bieber la invita a cena in un palazzetto dello sport deserto dove proiettano Titanic solo per voi due, come è successo allo Staples Center di Los Angeles (l’arena dove giocano i Lakers e si svolgono i più grandi concerti, ndr).
«Ecco, quelle sono le cose che vengono scritte sulla stampa, ma per fortuna riusciamo a fare cose che nessuno sa, sfuggendo ai fotografi. Chiaramente non ne parlo perché voglio rimangano private. Non ci vediamo solo a prime, concerti e serate di gala varie».
Quali sono i suoi piani per le feste natalizie?
«Me ne vado in Texas con la mia famiglia, voglio solo riposare e poi porterò tutti, nonni e cugini compresi, a New York per le celebrazioni di Times Square».
Ha desideri o progetti particolari per l’anno nuovo?
«Nessuno progetto in particolare. Ogni anno li faccio e poi li dimentico. Desideri, quello di continuare a fare buoni film e buona musica e migliorare come artista. Mi piacerebbe recitare con Ryan Gosling.

E anche trovare un po’ di tempo per me e divertirmi».
Ci può dire una cosa che pensa sorprenderà i suoi fan?
«Mi faccia pensare. Forse il fatto che ascolto rap, country e un sacco di musica degli anni Cinquanta?».