«Io, spazzacamino venuto dal Nord»

«Altro che domeniche a piedi, col mio lavoro contribuisco a migliorare l’aria che respiriamo»

Ricordate la canzone di Mary Poppins «Cam caminì, cam caminì, spazzacamin, allegro e felice pensieri non ho… ». Ebbene, gli spazzacamini esistono ancora, godono di ottima salute e oltre a ripulire e far funzionare le canne fumarie, contribuiscono a migliorare l’ecosistema nazionale. A Nerviano, a pochi chilometri da Milano, ne abbiamo scoperto uno venuto dalla Baviera, il signor Adolf Goessling, che insieme alla moglie Rosanna, milanese doc, manda avanti la «Caminisani», un’impresa a carattere famigliare che copre la zona di Milano, Magenta, Legnano e Busto Arsizio. Nato nel 1958 a Weddinghofen (Westfalia), a 15 anni Adolf si è trasferito in Baviera dove ha frequentato una scuola professionale per diventare idraulico. Dopo il diploma e sette anni di attività, si è convertito a quella di «operatore tecnico fumista». Da nove vive con moglie e figli in Italia, «perché qui c’è molto bisogno di questo mestiere e poi ho molte affinità con i lombardi, grandi lavoratori che mi ricordano la mia Germania». Per la sua precisione e affidabilità teutonica (nonché simpatia), è richiestissimo da tutti.
Signor Adolf…
«Mettiamolo subito in chiaro (ride, ndr): niente a vedere con il Caro Estinto! Da sette generazioni i primogeniti della nostra famiglia si chiamano così, mio figlio però ho deciso di chiamarlo Roberto… ».
Quanto somiglia il suo lavoro a quello di Bert in «Mary Poppins»?
«Per il 20 per cento è uguale e consiste nella pulizia delle canne fumarie. Certo, oggi abbiamo la tecnologia, ma il concetto resta quello. Per il resto verifico i valori degli impianti e provvedo al risanamento delle canne fumarie nel rispetto delle norme vigenti sulle emissioni in atmosfera».
Perché ha scelto l’Italia?
«In Germania la corporazione degli spazzacamini è potentissima e comprende 22mila operatori tra maestri e apprendisti. Da un lato garantisce un’alta professionalità, dall’altro è un ambiente chiuso che non facilita l’accesso ai giovani. In breve, hanno il terrore di un’invasione di spazzacamini stranieri. In Italia c’è invece il libero mercato. Purtroppo però anche molta confusione sull’applicazione delle regole, penso al controllo preventivo delle canne fumarie che dovrebbe essere reso obbligatorio per legge. Nonostante l’utilizzo del gas, quello dello spazzacamino è un mestiere sempre più necessario. Il funzionamento corretto degli impianti termici e delle canne fumarie contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. Altro che domeniche a piedi… ».
Quanti siete in Lombardia?
«Circa un centinaio».
Lei è l’unico straniero?
«Sì, ma il fatto che io sia tedesco piace… Scherzi a parte, penso che la formazione di giovani qualificati sia fondamentale. Mancano però le scuole professionali. In questo senso la Germania è più avanti».
Quali sono gli inconvenienti tipici del suo lavoro?
«Capita di trovare di tutto: scope, magliette, nidi di piccioni o macerie che intasano le canne fumarie a volte difettose, situate vicino a cavi elettrici, ricoperte di amianto o materiali tossici. A volte vedo cose da brivido. Se non si effettuano controlli regolari è pericoloso.

Il fatto è che spesso mi chiamano per le emergenze quando il danno è ormai fatto».
Ricorda qualche aneddoto?
«L’anno scorso un bambino di tre anni vedendomi sul tetto di una casa ha urlato: "Mamma guarda che bello, c’è Spider man lassù!"».

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