Roma - Dopo l’Eyjafjoell, che ha messo in ginocchio i trasporti aerei da cinque gionri, un secondo vulcano islandese, l’Hekla, ha iniziato ad eruttare. Una esperta di geofisica islandese ha fatto sapere che l’eruzione e la colonna di ceneri sono "nettamente diminuite" rispetto a mercoledì scorso. Il servizio meteorologico islandese ha rilevato che nelle ultime ore si sta sviluppando una eruzione lavica con una scarsa presenza di acqua. Il commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas al termine del Consiglio straordinario dei ministri dei Trasporti Ue che ha approvato un accordo che consentirà una progressiva e coordinata riapertura degli spazi aerei: da domani mattina alle 8 in Europa si tornerà a volare. In Italia anche l'Enac ha fatto sapere che la riapertura dello spazio aereo sarà "graduale", a partire dalle 8 di domani mattina. Si partirà dai voli nazionali.
Si risveglia anche l'Hekla Dopo l’Eyjafjoell, che ha messo in ginocchio i trasporti aerei da cinque gionri, un secondo vulcano islandese, l’Hekla, ha iniziato ad eruttare. L’Hekla si trova nel sud del Paese e si trova nella frattura ceh da sud-ovest a nord-est attraversa l’isola. È uno dei più attivi dell’Islanda: nell’ultimo millennio sono state registrate circa 20 eruzioni, l’ultima nel 2000.
Il picco sulll'Italia mercoledì Dai primi dati modellistici la nube è presente già da oggi nei cieli italiani con un picco previsto su tutta la penisola, e fino alla Grecia, tra martedì notte e la mattina mercoledì. "Uno strato è stato già individuato tra i 1.700 e i 3.400 metri di quota sulla Toscana". Lo ha riferito Gelsomina Pappalardo, dell’istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Cnr di Tito Scalo (Potenza). Pappalardo, coordinatrice del Progetto europeo Earlinet, la rete di 26 stazioni lidar, costituitasi nel 2000 e distribuita a scala europea, dalla Norvegia al Sud Italia, dal Portogallo alla Grecia, spiega che i dati riguardano lo spostamento della nube, ma non ancora la quantità e la concentrazione delle particelle. "Comunque - sottolinea Pappalardo - in Italia le quantità saranno molto lontane da quelle del Nord Europa, soprattutto dell’Inghilterra (più di 350 microgrammi a metro cubo di particolato contro il limite di 20). In queste ore la stazione di rilevamento dell’Isac-Cnr al Monte Cimone rileva concentrazioni maggioro rispetto alla scorsa notte".
L'Europa ancora paralizzata Eurocontrol, l’ente europeo per la sicurezza dell’aviazione civile, non prevede miglioramenti per il traffico aereo nella giornata odierna: secondo l’ultimo aggiornamento, Eurocontrol attende nello spazio aereo europeo tra gli 8mila-9mila voli rispetto ai 28.126 previsti, con un calo del 70%. Si tratta di un leggero miglioramento rispetto al picco negativo di ieri (-79,8%) e a sabato (-76,4%). Venerdì scorso, la riduzione era stata del 59,2%, e giovedì, primo giorno di seria perturbazione del traffico aereo, del 27,1%. La maggior parte dello spazio aereo europeo continua a essere chiusa a causa della nube di ceneri vulcaniche. Sono chiusi, in particolare, gli aeroporti in Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Olanda, Nord Italia, Polonia, Romania, Slovenia, Svizzera e parte dell’Ucraina e della Gran Bretagna. Sono invece aperti al traffico civile gli spazi aerei di Norvegia e parte della Svezia, e tutto il Sud Europa (Portogallo, Spagna, parte della Francia e parte dell’Italia, l’area balcanica, Bulgaria, Grecia e Turchia).
L'Ue verso la riapertura dei cieli La riunione straordinaria in teleconferenza dei ministri dei Trasporti dell’Ue dovrebbe approdare a un accordo per una riapertura "progressiva e coordinata" del traffico aereo, "basata sull’evidenza scientifica già disponibile e sulle prove provenienti da ulteriori raccolte di dati" in corso o che avranno luogo nelle prossime ore e giorni. Lo riferiscono fonti diplomatiche da Bruxelles, precisando che il testo di un possibile accordo, elaborato dalla presidenza spagnola, prevede che lo spazio aereo sia diviso in tre diverse aree. La prima, quella più direttamente coinvolta, in cui sono presenti forti concentrazioni di ceneri vulcaniche, che non sarebbe comunque sorvolabile. Una seconda zona, chiamata "rossa", in cui la concentrazione di ceneri vulcaniche sarebbe misurabile, ma non tale da escludere il sorvolo: quest’area sarebbe comunque da monitorare costantemente per accertare che ci siano le condizioni di sicurezza per il traffico aereo. La terza area, infine, sarebbe quella senza quantità significative di ceneri vulcaniche, in cui non vi sarebbero limitazioni di traffico.
Atterraggio d'emergenza in Norvegia Momenti di paura per i 17 passeggeri di un volo low cost nel nord della Norvegia che questa mattina ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza per la rottura improvvisa di un motore, causata forse dalla nube di ceneri vulcaniche provenienti dall’Islanda, secondo quanto riferisce il sito online del quotidiano islandese Morgunbladid. L’aereo della compagnia regionale norvegese Wideroe, di proprietà della Sas, è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto di Bodoe, nel nord della Norvegia. "Si tratta di una procedura standard quando un motore non funziona", ha spiegato il portavoce della compagnia aerea, Richard Kongsteinen. I tecnici della compagnia aerea norvegese stanno ora valutando se la rottura del motore sia stata provocata dalla cenere del vulcano islandese, che ha messo in ginocchio il trasporto aereo in quasi tutta Europa.
Il nuovo stop Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha annunciato che dalle 9 di questa mattina i cieli del Nord Italia torneranno a essere chiusi. "Purtroppo - spiega Riggio - gli ultimi due bollettini meteo hanno ribaltato le buone notizie di ieri sera, costringendoci a ordinare la chiusura immediata dei cieli del nord del nostro Paese dalle 9. In attesa di almeno due bollettini univoci - continua Vito Riggio - non si volerà da e per il Nord Italia almeno fino alle 8 di domani, mi dispiace, ma non possiamo comportarci in modo diverso".
La protesta delle compagnie aeree Aprono in forte ribasso i titoli delle principali compagnie aeree del Vecchio Continente mentre il mercato inizia a fare i calcoli dei danni provocati dal blocco del traffico dovuto alla cenere del vulcano islandese. Giovanni Bisignani, direttore generale dell’associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), ha dichiarato che le perdite delle compagnie aeree raggiungono ormai i 250 milioni al giorno. "È un altro pasticcio europeo, un motivo di imbarazzo per l’Europa nel mondo" attacca Bisigani. "Malgrado le compagnie aeree perdano 200-250 milioni di dollari di ricavi al giorno e 750mila passeggeri siano abbandonati negli aereoporti, l’Europa ha impiegato cinque giorni per organizzare una conference call dei ministri dei Trasporti. Questo non è accettabile". L’impatto economico dell’eruzione del vulcano sul trasporto aereo, secondo la Iata, sarà più grave di quello seguito agli attentati terroristici dell’11 settembre. In avvio Air France-KLM cede il 4,7%, British Airways l’8,2%, Lufthansa il 4,4%.
I primi voli a Milano E' stato un aereo della compagnia Air One diretto a Catania il primo volo partito, alle 7.10, dall'aeroporto di Milano Malpensa subito dopo la riapertura dello spazio aereo, chiuso da sabato mattina per la nube di cenere dall'Islanda. Poi via via sono decollati altri aerei, per Napoli, Palermo e Bari e un volo Alitalia per Il Cairo. Allo scalo milanese di Linate, invece, è stato sempre un aereo per Catania a decollare alle 7.10, ma in questo caso con livrea Alitalia, dando il via alla riapertura dei collegamenti aerei. Nelle due ore di apertura dello spazio aereo nel Nord Italia, dalle 7 alle 9, negli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate sono riusciti ad atterrare o decollare solo 32 velivoli. Secondo i dati della Sea sono stati in particolare 6 i voli arrivati e 12 quelli partiti da Malpensa: l’ultimo ad atterrare è stato un aereo Iberia da Madrid alle 9.30, ultimo a partire un Alitalia per Roma Fiumicino alle 8.50. A Linate invece sono state 7 le partenze e 7 gli arrivi, ultimo ad atterrare un volo Alitalia da Fiumicino alle 9.24 e ultimo a partire un Meridiana Fly per Catania alle 9.07.
Rinviato lo sciopero dei trasporti Treni, bus e metro regolari venerdì prossimo. I sindacati hanno infatti deciso di sospendere lo sciopero previsto il 23 aprile prossimo considerata "l’emergenza creatasi con il perdurante blocco del traffico aereo che mette a dura prova i collegamenti nazionali ed internazionali". "E' prioritario - scrivono in una nota unitaria - assicurare in questo momento di rara difficoltà dei voli le migliori condizioni per il trasporto terrestre, per questo nonostante la durezza della vertenza per il contratto della mobilità, atteso da oltre 15 mesi da più di 200 mila lavoratori, è parso opportuno mantenere la normale regolarità dei collegamenti in Italia sia su ferro sia su gomma".
Il Nord Europa riapre Stanno gradualmente riaprendo solo alcuni aeroporti nel Nord Europa, con l’attenuarsi della nube di cenere vulcanica che per quattro giorni ha paralizzato il traffico aereo. Riapriranno fra le 11 e le 17 gli scali della città finlandesi di Turku e di Tampere, ma rimane chiuso quello di Helsinki, secondo quanto ha annunciato l’agenzia che gestisce gli scali del Paese. Anche l’Austria riapre il suo spazio aereo: decolli e atterraggi saranno nuovamente consentiti a partire dalle 17. In Germania, lo spazio aereo rimarrà chiuso, almeno fino alle 18, secondo quanto ha appena deciso l’autorità nazionale del Dfs. In Norvegia quasi tutti i corridoi aerei sono stati riaperti, così come l’aeroporto internazionale di Gardermoen di Oslo, dove atterrano anche aerei diretti a Copenaghen, che invece rimane chiuso. Parzialmente riaperto, l’aeroporto di Stoccolma di Arlanda e altri scali svedesi, dove il traffico è chiuso solo nel Sud del Paese.
Volo di prova della British Un portavoce della British Airways ha reso noto ieri sera che un volo di prova effettuato nel tardo pomeriggio da uno dei suoi velivoli non ha incontrato "difficoltà" attraversando la nuvola di cenere del vulcano islandese che ha paralizzato il traffico aereo europeo. Un Boeing 747 della compagnia era decollato dall'aeroporto londinese di Heatrow per studiare l'impatto sugli aerei delle ceneri provenienti dal vulcano. Il quadrireattore, che aveva a bordo solo cinque persone, fra le quali il direttore generale del gruppo, Willie Walsh, è atterrato nel tardo pomeriggio a Cardiff, in Galles, dopo un volo di circa tre ore sull'Oceano Atlantico. "Le condizioni del volo sono state perfette e l'aereo non ha incontrato difficoltà - ha detto il portavoce -. Verrà sottoposto subito ad analisi tecniche complete al centro tecnico della Ba a Cardiff".
Bruxelles aiuterà le compagnie aeree L’Unione Europea sta considerando l’ipotesi di aiuti di emergenza alle compagnie aeree che hanno perso milioni di euro a causa dello stop ai voli per la nube di ceneri del vulcano islandese. La Iata ha infatti stimato perdite giornaliere di circa 250 milioni di dollari.
Il Commissario europeo alla concorrenza Joaquin Almunia, nel corso di una conferenza stampa, ha affermato di "voler adottare misure simili a quelle dell’11 settembre del 2001 dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Sono infatti allo stesso modo circostanze eccezionali". La Commissione, ha aggiunto «si riunirà oggi per discutere le varie opzioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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