L'accusa mossa dal ministro della Pubblica amministrazione nei confronti di Giulio Tremonti è di quelle che non passano inosservate. Renato Brunetta infatti punta il dito contro il titolare dell'Economia, colpevole a suo dire, di aver trasmesso i quesiti dell'Ue arrivati il 4 novembre scorso soltanto ieri sera.
Per questa ragione, Brunetta ha scritto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per informarlo dell'accaduto: "Devo, con molto rammarico, rappresentarti la situazione estremamente grave nella quale sono stato posto dal Ministero dell'Economia e Finanze in relazione al predetto incontro, alla preparazione della riunione odierna e agli adempimenti richiesti. Infatti, soltanto ieri pomeriggio abbiamo avuto notizia che quest'incontro si sarebbe svolto stamattina. Ma la cosa più grave è che la documentazione e i quesiti sottoposti dall'Europa all'Italia e, per competenza, a questo ministero, pur essendo stati inviati al ministero dell'Economia il giorno 4 novembre, ci sono stati trasmessi solo ieri sera 8 novembre alle ore 20.47, per un incontro che si sarebbe svolto oggi alle 9".
Brunetta invita poi il premier a chiarire quanto successo: "Ti prego, pertanto, di voler quanto prima, al più tardi nel prossimo Consiglio dei Ministri, provocare un chiarimento su questo punto che, come è evidente, non ha nulla di meramente formale. Il momento è cruciale ed è necessario assicurare una risposta tempestiva, completa e collegiale del governo italiano all'Europa. Una risposta che, sappiamo tutti, l'Italia è pienamente in condizione di dare".
Intanto gli ispettori della Ue e della Bce, dopo essere stati
al ministero della P.A., adesso sono al Tesoro, nel quadro degli incontri della loro prima giornata in Italia. Hanno fatto il loro ingresso in via XX Settembre intorno alle 14,30 ed è previsto che ci restino fino a sera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.