Italia: sconfitta clamorosa Azzurri spreconi, egiziani no

Primo tempo inguardabile. Homos punisce la difesa al 40'. Secondo tempo d'assalto, ma El Hadary blocca tutto: 1-0 e semifinali a rischio. Il Brasile fa spettacolo e annichilisce gli Usa: 3-0 e qualificazione

Italia: sconfitta clamorosa 
Azzurri spreconi, egiziani no

Johannesburg - Porta spalancata e portiere mezzo sdraiato. Tre palle facili. Da spingere. Invece El Hadary, vecchio faraone che difende la reggia sul Nilo, ci arriva sempre. Con le unghie, con le ginocchia e con i piedi. Più un incrocio dei pali trovato (per caso) da Iaquinta. Decide una zuccata dell'egiziano Homos al 40' del primo tempo, l'unico vero tiro in porta dei campioni d'Africa segna il match e inguaia l'Italia. Inguaia soprattutto il camino azzurro verso le semifinali della Confederations Cup. Che adesso sono più che mai a rischio: azzurri ed egiziani sono a pari punti e l'ultimo turno prevede Italia-Brasile e Usa-Egitto. 

Azzurro sbiadito L'Italia è irriconoscibile rispetto agli ultimi 30' contro gli Stati Uniti. C'è Rossi in campo, con Quagliarella e Iaquinta,ci sono Pirlo, De Rossi e Gattuso a centrocampo, ma sono di nuovo i ritmi (come nel primo tempo della sfida inaugurale) a dire malissimo agli azzurri. Lenti, una goccia che cade sempre nello stesso punto, mai capaci di cambiare ritmo e di accelerare. L'Egitto si difende a cinque, marca a uomo. All'antichissima. Ma funziona. Rossi si libera un paio di volte, ma non punge. Zidan e Shawky sono due lame nel fianco di Chiellini (imbarazzante in velocità) e Cannavro (un po' meglio del socio il capitano al rientro). E al 40' arriva la punizione. Calcio d'angolo. De Rossi perde Homos che infila Buffon indisturbato.

Ripresa di sprechi La vera differenza con gli avversari è la condizione fisica. Lo dimostra il cambio di uomini: dentro Toni, Montolivo e Pepe (per Rossi, Gattuso e Quagliarella) la musica è sempre il solito giro di do. Palla a Pirlo, tutti fermi a guardare cosa inventa il milanista. Poca voglia di sacrificio, scarsa copertura. Eppure anche l'Egitto cala e gli azzurri le occasioni buone se le procurano. All'8' esterno tagliato di Quagliarella per Iaquinta. Il bomber della Juve aggancia (con controllo sporco di braccio), ma da un metro spara addosso al portiere. Bisogna aspettare il 25' per vedere ancora un po' di Italia. Cross rasoterra di Pepe: Iaquita aggancia e si gira, ma centra ancora El Hadary. Al 74' il bianconero (il più pericoloso alla fine) lavora un bel pallone sulla sinistra, si porta sul fondo, centra basso per Montolivo che da tre metri non angola e il portiere egiziano ha vita facile. Al 33' Pirlo da destra libera ancora Iaquinta sul secondo palo, l'ex udinese calcia al volo. Sembra la palla buona, ma El Hadary la incolla sulla riga. Ultimo sussulto al 39': Iaquinta, sempre lui, scappa a destra, sbaglia il cross e prende l'incrocio dei pali. La maledizione del faraone non lascia scampo all'Italia. Nemmeno nei disperati assalti finali.

Rabbia Lippi "Nel primo tempo non abbiamo fatto bene, anzi diciamo che abbiamo giocato male. Nella ripresa molto bene,e infatti il loro portiere ha fatto tre o quattro parate molto difficili". Marcello Lippi analizza a caldo la sconfitta dei campioni del mondo contro quelli d'Africa. "Oggi tutte le squadre sono forti - ha detto ancora Lippi - e bisogna essere sempre al massimo. Avevamo preparato qualcosa di diverso, ma non è andata benissimo. Non abbiamo fatto le cose che avevamo preparato". Questa sconfitta può avere conseguenze nel gruppo? Ci sarà spazio d'ora in poi per forze fresche? "Qui ci sono già dodici giocatori diversi da quelli dei Mondiali" ha risposto un Lippi irritato.

Brasile show Calcio bailado. La formula brasiliana del pallone a ritmo di samba funziona sempre. Tracheggiando e (apparentemente) senza mai accelerare il Brasile stronca le (quasi inesistenti) resistenze degli Usa, tutt'altra squadra rispetto a quella combattiva che aveva infastidito l'Italia in apertura.

Zuccata di Felipe Melo in avvio, contropiede fatale di Robinho sette minuti dopo, fantastico triangolo con Kakà e botta sotto l'incrocio di Maicon nella ripresa per azzerare le possibilità degli americani di arrivare alle semifinali della Confederations Cup. La nazionale a stelle e strisce, come già contro gli azzurri, chiude in 10 il match. Questa volta arriva l'espulsione di Klijestan. E il Brasile si qualifica matematicamente per le semifinali della Confederations.

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