Los Angeles January Jones, la Emma Frost di X-Men: l’inizio, è la nuova femme fatale di Hollywood. O meglio, come il suo personaggio Emma Frost, mutante dalla pelle di diamante, è la nuova Ice Queen di Hollywood, l’algida diva che in poco tempo è diventata la beniamina degli stilisti per la sua fredda eleganza. Ora Versace l’ha scelta come nuova testimonial.
La trentatreenne Jones, ex fotomodella, non è proprio da considerare un’emergente poiché ha lavorato per anni ad Hollywood in film come Bandits, Full Frontal, American Wedding, Dirty Dancing: Havana Nights, Love Actually, I tre funerali di Melquiades Estrada e We are Marshall, senza però mai sfondare. E quando probabilmente pensava che non sarebbe mai diventata famosa, ecco il boom di Mad Men (2007), in cui interpreta Betty Draper, la moglie prima sofferente e tradita e poi ribelle di Don Draper (Jon Hamm), un ruolo per cui il creatore della serie televisiva Matt Weiner dice di essersi ispirato alle gelide bionde hitchockiane, e che l’ha resa famosa da un giorno all’altro. E così January Jones nella stampa americana è diventata la nuova Grace Kelly. «Mad Men - dice l’attrice al Giornale - ha avuto un impatto enorme su di me. Mi ha dato la possibilità di esplorare un personaggio femminile come se ne vedono raramente al cinema. Ho potuto mostrare le mie qualità ed essere coinvolta quindi in altri progetti».
Con la fama è arrivata anche l’attenzione dei paparazzi nei suoi confronti, un interesse che sta diventando ossessione ora che è incinta senza aver mai dichiarato il nome del padre. Il suo ultimo fidanzato ufficiale è stato l’attore Jeff Sudakis, da cui si è separata in gennaio, mentre in passato è stata legata al cantante Josh Groban e ad Ashton Kutchner, prima che diventasse Mr. Demi Moore, il quale le disse che non avrebbe mai avuto successo a Hollywood.
Adorata da molti, la Jones è anche una delle poche attrici che sembra polarizzare pubblicamente le reazioni di colleghi e gente del business. Zach Galifianakis, il barbuto comico di Una notte da leoni, ha affermato che la Jones è stata così maleducata la prima volta che si sono incontrati che gliene disse di tutti i colori. Secondo Galifianakis qualche anno fa a un party la Jones lo invitò a sedersi con lui, e dopo dieci minuti gli disse bruscamente «penso sia ora che te ne vada». Una richiesta a cui il comico dice di averle risposto con, «January, sei solo un'attrice in uno show e fra qualche anno nessuno si ricorderà di te, quindi faresti meglio ad essere gentile». Mentre il co-creatore di Lost Damon Lindelof l’ha criticata su Twitter dopo aver visto il nuovo X-Men, dicendo che la mutante Emma Frost ha tre poteri: «telepatia, capacità di trasformarsi in un diamante, e nullità nella recitazione».
Lei, ovviamente, non è d’accordo: «Siamo negli anni ’60 ma il mio personaggio è molto diverso da Betty Draper. Sono un’eroina dei fumetti che si cimenta in scene d’azione, non una depressa ed elegante casalinga in un mondo maschilista. Mi sono divertita tantissimo in questo ruolo, è un personaggio così diverso da me che mi bastava indossare i costumi per sentirmi un’altra». La sensualità esplicita del ruolo ha attirato molto l’attenzione. Difficile del resto non notarla: per tutto il film la Jones è agghindata in lingerie o con abiti di pelle che sembrano «spalmati» sul corpo: «Con l’età ho imparato ad avere più fiducia in me stessa, sia per quanto riguarda l’abbigliamento, o ciò che mi piace sessualmente. Penso che sia così per tutte le donne. Certi giorni sul set ero praticamente in mutandine e reggiseno, e all’inizio ti senti vulnerabile perché ci sono 150 uomini attorno a te. Poi ti rendi conto che quegli uomini stanno solo facendo il proprio lavoro e non ti guardano nemmeno, e diventa tutto più naturale».
Una sicurezza da maschiaccio. Del resto, nel tempo libero, concede poco ad armi di seduzione stravaganti («mi sento sempre meglio indossando cose del tipo jeans e una maglietta e poco trucco») e si tiene in forma: «Da bambina ho praticato nuoto, baseball, volleyball e basket, ma ora il mio sport preferito è il tennis». Un ego che non sembra aver bisogno di essere rafforzato. Eppure...
Tra le sue letture preferite ci sono soprattutto biografie di personaggi femminili: «Ho letto quelle di Cleopatra, Caterina la Grande, Giuseppina Bonaparte, Katherine Hepburn e Liz Tayolr. Servono anche per imparare dagli errori altrui e relativizzare i propri problemi».Non molti, al momento.
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