Jean Pierre Mocho, presidente del Prêt à Porter Paris, è a Milano per esportare in Francia un settore che pone l’Italia ai vertici mondiali della moda «Plu-Size», le taglie comode stregano Parigi

A Hollywood, la rivincita delle nostre griffe: agli Oscar le star vestono italiano

Jean Pierre Mocho, presidente del Prêt à Porter Paris, è a Milano per esportare in Francia un settore che pone l’Italia ai vertici mondiali della moda «Plu-Size», le taglie comode stregano Parigi

È una di quelle notizie che, oltre a far scalpore, riempiono d’orgoglio perché sotto sotto soffriamo di un certo complesso d’inferiorità. La moda francese vuole portare a Parigi le idee italiane. Parliamo di Plu-Size, la fiera nella fiera, l’angolo più fashion riservato alle cosiddette «taglie comode» inserito nel grande contenitore di Milano Vende Moda.
È appositamente arrivato a Milano dalla capitale francese il presidente del Prêt à Porter Paris, Jean Pierre Mocho, per toccare con mano questa realtà che ci pone al primo posto al mondo nel settore e, addirittura, già dal prossimo settembre vorrebbe anche a Parigi la fiera Plu-Size. I francesi potrebbero organizzarla anche per conto loro ma la manifestazione milanese ha riscosso un tale successo che ogni altra fiera similare non potrebbe che sembrare una brutta copia senza stile né personalità. Quindi, il presidente Mocho sarebbe già in trattative con Expo Cts, la società collegata a Fiera Milano che ha inventato Plu-Size, per trovare i giusti accordi, soprattutto economici.
La moda italiana, quindi, detta legge alla faccia di ciò che in questi giorni è apparso su certi quotidiani americani che l’hanno definita «non più elegante e raffinata». Eppure i dati di export verso gli Stati Uniti continuano a volare. Allora? «Quando si parla di eleganza - dichiara Carlo Bassi, amministratore delegato di Expocts - ci si riconduce allo stile italiano e sono sicuro che per la notte degli Oscar lo star system americano dimostrerà come sempre quanto apprezza il Made in Italy». Di questo non c’è dubbio, proprio perché le star hollywoodiane fanno a gara per indossare le griffe più note del made in Italy. Un’italianità che ha dato il massimo in questa ultima settimana dedicata alla moda del prossimo inverno. Oltre 200 sfilate che, ancora una volta hanno dimostrato l’indiscutibile valore aggiunto della nostra professionalità. La lunga kermesse è stata chiusa da Lidia Cardinale, stilista pugliese-bresciana che ha ormai varcato i confini nazionali avendo sfilato a Los Angeles e a Miami. Anche per lei l’alta moda è sempre più vicina sia per la preziosità dei tessuti che delle costruzioni.

Un’italianità che va alla continua conquista del mondo. Un mondo visitato anche da Alviero Martini Prima Classe, marchio giunto a una svolta e che, insieme alla Cardinale ha spento le luci delle sfilate milanesi. Una moda all’insegna dell’eleganza e della seduzione.

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