Nuova Delhi - India nel caos per le proteste contro il falò dei Corani minacciato e poi annullato da un pastore americano. Almeno quattordici persone uccise in diversi incidenti nella valle del Kashmir, dove rimane alta la tensione nonostante il coprifuoco in otto città. A New Dehli è in corso un vertice d’urgenza del governo. Il bilancio delle vittime continua a peggiorare: tra di loro ci sarebbe anche un poliziotto, mentre sono oltre 75 i feriti. E' una delle giornate più sanguinose da quando è scoppiata la rivolta antigovernativa nella regione himalayana contesa da India e Pakistan. La folla scandiva slogan contro gli Stati Uniti e i dissacratori del libro sacro dell’islam.
Assaltata una scuola cristiana L'attacco più grave, con 5 morti e 20 feriti è avvenuto nella località di Tanmarg, nel distretto di Baramulla, quando le forze dell’ordine hanno sparato sulla folla di dimostranti che ha assalito una scuola appartenente a una chiesa missionaria protestante. Decine di manifestanti inferociti per le notizie provenienti dagli Stati Uniti su strascichi del rogo di copie del Corano, hanno appiccato il fuoco all’istituto scolastico privato che sorge a 45 chilometri dal capoluogo Srinagar e che appartiene a un gruppo missionario cristiano. Secondo quando riporta l’agenzia Pti, le forze dell’ordine sono intervenute uccidendo cinque giovani e ferendone una ventina.
La folla ha anche preso d’assalto altri edifici governativi, veicoli, abitazioni e danneggiato altre proprietà governative. In violente proteste scoppiate a Budgam, Bandipora e Saraf-e-Sharif sono morti altri dimostranti che hanno fatto salire il bilancio dei morti della giornata a un totale di 12, secondo quanto riferisce Pti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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