TorinoLa seconda generazione del Sorento è uno dei pilastri su cui la Kia fonda il consolidamento del risultato raggiunto lo scorso giugno, ovvero quello di avere contribuito a installare il gruppo automobilistico che forma con Hyundai al quarto posto tra i produttori mondiali di auto. Il Sorento, che arriva dopo la Soul e la rinnovata Ceed e poco prima della monovolume media Venga, è un modello inedito, tanto da poter dire che in comune con il predecessore ha soltanto il nome. La metamorfosi è così radicale che genera anche unevoluzione della personalità. Infatti, il Sorento edizione 2010 abbandona con decisione alcune caratteristiche che permettevano al predecessore di avere punti di contatto con i 4x4 puri, come il pianale a longheroni, le ridotte e la trazione posteriore che, alloccorrenza, si trasformava in integrale coinvolgendo lavantreno.
Ora, invece, ha una moderna scocca portante e si impossessa di un sistema di trazione a controllo elettronico capace di gestire anche la velocità sulle pendenze che ripartisce principalmente la motricità sullavantreno per distribuirla, solo alloccorrenza e in maniera automatica, al retrotreno. Ma non è tutto, dato che il più grosso Suv di casa Kia, al pari del più compatto Sportage, ora si declina anche in varianti a due sole ruote motrici e, in ossequio allescalation delle alimentazioni a gas, anche in EcoSuv a Gpl. Nasce così una gamma che si articola su sette versioni, proposte a prezzi che spaziano da 27.900 a 36.150 euro, grazie allintreccio del tipo di trazione con gli allestimenti Active e Active Class e con i motori a benzina (e benzina-Gpl) di 2.4 litri con 174 cv e turbodiesel di 2.3 litri da 197 cv. Inoltre, se qualcuno ritenesse che i cinque posti nellampio abitacolo fossero insufficienti alle proprie necessità ecco, allora, che la nuova generazione del Sorento fa affiorare anche varianti turbodiesel (a richiesta, per 700 euro inclusa la climatizzazione dedicata) con interno per sette persone.
Più lungo e largo del precedente, il nuovo Sorento è invece più basso e, soprattutto, presenta unaltezza da terra inferiore che, oltre ad agevolare laccessibilità, mette laccento sia sulla propensione a comportarsi in maniera disinvolta sui fondi asfaltati come tutti i moderni Suv sia sulla metamorfosi della personalità. Che è ben percepibile anche nellabitacolo grazie al design sfizioso dellarredamento, e nel caso della 2.2 CRDi Active Class, anche alleffetto generato dal ricco equipaggiamento e dalla selleria in pelle, che ridimensiona le perplessità suscitate da alcuni rivestimenti in plastica di qualità migliorabile.
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