Secondo uno studio pubblicato da Forrester Research, nel 2009 si venderanno complessivamente tre milioni di lettori elettronici di testi, di cui il 60 per cento è rappresentato dai prodotti di Amazon. I lettori Sony, con il 35 per cento del mercato, sono i concorrenti più importanti per il Kindle, ma anche società minori si stanno muovendo per ricavarsi nicchie di vendite preziose. Insomma per la compagnia di Seattle, guidata da Jeff Bezos, la concorrenza si fa minacciosa. È arrivato il momento - dicono nei piani alti di Amazon - di potenziare le proprie armi. Amazon.com ha così deciso di far uscire il suo Kindle dagli Stati Uniti. Il colosso delle vendite on line, nato come sito per acquistare libri cartacei via Internet e poi via via trasformatosi in una società dai molteplici interessi, punta ora a mantenere il vantaggio del suo lettore elettronico su un crescente numero di concorrenti in previsione della stagione degli acquisti natalizi. Il prezzo del lettore è attualmente di 259 dollari negli Stati Uniti, mentre le versione internazionale costerà 279 dollari. Al suo debutto, nel 2007, il Kindle costava 399 dollari, ed era ancora a 359 dollari all'inizio di quest'anno. Il modello internazionale sarà disponibile da lunedì 12 ottobre e potrà funzionare in oltre cento paesi (europei compresi). Attualmente Kindle può scaricare libri e quotidiani elettronici connettendosi a Internet senza fili, ma all'estero è possibile farlo soltanto connettendosi alla rete con un cavo usb. Il lettore internazionale sfrutterà ora il network globale di At&t per allacciarsi a Internet in modalità wi-fi in tutto il mondo.
Ci sono tuttavia dei limiti: la maggior parte dei libri venduti sul lettore internazionale saranno scritti in lingua inglese, e il numero di titoli è inferiore a quello disponibile negli Stati Uniti. In America i lettori possono scegliere tra circa 355.000 titoli, mentre nel resto del mondo per ora non ne avranno oltre 200.000.
Jeff Bezos ha detto che la società di Seattle può permettersi di ridurre il prezzo del Kindle negli Stati Uniti grazie all'ottima performance nelle vendite. Amazon non ha tuttavia diffuso i dati sulle vendite di Kindle, nonostante Bezos lo abbia definito il prodotto più venduto per la società.
I numeri citati all'inizio potrebbero sembrare notevoli se confrontati con il mercato librario italiano. In verità non è così. È la stessa associazione americana degli editori a frenare gli entusiasmi fornendo la percentuale dei libri elettronici nell'insieme del mercato librario americano. Gli e-book coprono appena l'1,6 per cento delle vendite complessive di libri nella prima parte di quest'anno. Il mercato sta però crescendo rapidamente: nei primi sei mesi del 2008 erano stati venduti 29,8 milioni di e-book, mentre da gennaio a giugno di quest'anno ne sono stati venduti 81,5 milioni. Bezos ha detto che Amazon vende 48 libri per Kindle su ogni 100 libri cartacei. Solo cinque mesi fa il rapporto era di 35 su 100. «Penso che finiremo per vender più libri in versione Kindle che in versione cartacea» commenta lo stesso Bezos. Il numero uno della Amazon si è posto anche come obiettivo di trasformare il Kindle in un veicolo universale, con libri e giornali in tutte le lingue. «Sogniamo un Kindle con tutti i libri stampati (del mondo), in circolazione od esauriti, in tutte le lingue possibili» ed immaginabili. Peccato che anche i prezzi di alcuni titoli siano ancora troppo alti. I corrispettivi degli hardcover cartacei costano tra i 12 e il 15 dollari (tra i nove e gli 11 euro).
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