Forse ci sarà un taxi anche nei cieli sconfinati. E forse quel giorno Mollie ritroverà il «suo» James. Oggi è lui, mister Ubriacco, alias John Travolta, a piangere la perdita di una compagna d'arte che ha rischiato di esserlo anche nella vita. «Quella con Kirstie è stata una delle storie più belle e speciali che abbia mai avuto. Ti voglio bene e so che ci rivedremo ancora, da qualche parte».
La scintilla era scoccata sui set di Senti chi parla e lei, Kirstie Alley, morta l'altro giorno a 71 anni per un tumore, spiegò che se non fosse stata già sposata sarebbe scappata con quel tassista. Come nel film. «L'ho amato, lo amo ancora, lo avrei sposato» ebbe a dire ma Kirstie di matrimoni ne ebbe soltanto due e da entrambi uscì con ferite profonde.
Il primo divorzio da un uomo con il suo stesso cognome costa una depressione abissale che sconfina nella cocaina. Era il '77 e anni di abusi vengono cancellati da una cura di disintossicazione che dà successo. L'attrice non sarebbe mai più entrata a contatto degli stupefacenti.
Il secondo marito era un collega, Parker Stevenson e il crac sentimentale accelerò il declino di una carriera che aveva portato titoli eccellenti. Da Love Boat a Nord e Sud fino a Cin cin e L'atelier di Veronica in cui si ruppe il giocattolo con Parker Stevenson insieme al quale adottò i suoi due figli. Kirstie sfogò i dispiaceri nel cibo arrivando a toccare i cento chili e combattendo anche contro il body shaming.
Il secolo e il millennio volgevano alla fine e la Alley, neanche cinquantenne, si era già presa parecchie soddisfazioni professionali. Nel cinema entra un po' per caso, dopo aver fatto la interior designer per alcuni anni. Viene notata in alcuni quiz televisivi e la grande chance arriva nell'82 con Star Trek II - L'ira di Khan. Sette anni dopo - tra l'89 e il '90 - i tre titoli che le regalano la celebrità assoluta. Kirstie Alley è la Mollie di Senti chi parla, Senti chi parla 2 e Senti chi parla adesso! in cui si trova alle prese con una dolce attesa buffa quanto sorprendente e un padre adottivo, quel James-Travolta, cui la accomuna la frequentazione alla Chiesa di Scientology.
Sono anche gli anni di commedie leggere come Scappatella con il morto che la portarono a essere una delle attrici più stimate tanto da entrare nel cast di Harry a pezzi di e con Woody Allen. Il terzo millennio la invita a un'altra battaglia, quella contro il peso. Dimagrisce di 45 chili e a sessant'anni esordisce come modella.
Nel mondo patinato di Hollywood è una mosca bianca e, tra tanti colleghi democratici, lei sceglie di stare con i repubblicani. Ha il coraggio di andare controcorrente e dimostra di non arrendersi nemmeno nell'ultima battaglia. Quella che, nonostante la grinta, nessuno vince mai.
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