L’altra «manìa» Tutti pazzi per i dischi in vinile, la kermesse di Novegro

«Incredibile, ma vero. Ci hanno dati per morti e sepolti già un sacco di volte e invece siamo ancora qui. E invece in questo weekend festeggiamo l'edizione numero 69 della fiera». Impossibile dare torto a Dario Maffioli, 57 anni, uno dei tre fondatori di Vinilmania (dalle 10 alle 18, ingresso 9 euro), la più importante manifestazione dedicata al collezionismo discografico. Cascasse il mondo, dal 1986 il Parco esposizione di Novegro diventa infatti per tre volte l'anno l'indirizzo obbligato per chi è in cerca di album e singoli introvabili. Ad attendere gli oltre 6mila visitatori, collezionisti e curiosi (un popolo di fedelissimi, nel 70 per cento dei casi dai 25 anni in su), più di 300 espositori, oltre un terzo dei quali proveniente da mezza Europa. Fenomeno degli ultimi anni, cd e dvd musicali stanno segnando il passo a favore del caro, vecchio, amatissimo vinile. «In effetti, abbiamo assistito ad un'evidente inversione di tendenza. Forse per reazione alla musica liquida e virtuale, c'è stata una vera e propria riscoperta dell'oggetto disco in vinile», conferma Maffioli. Magari potrà sorprendere, ma il ritorno alla ribalta del supporto tradizionale è dovuta anche al sempre maggiore interesse dei più giovani, ingolositi dal fatto che sul mercato si possono acquistare a prezzi davvero convenienti due buonissimi giradischi che consentono di trasformare dischi e singoli in mp3. «E guarda caso anche la grande distribuzione culturale di casa nostra si è accorta di questa nicchia emergente e riempie sempre più spesso gli scaffali con le ristampe in vinile di molti classici del rock, del jazz. E non sono vecchi dischi gracchianti, ma vinili nuovi di zecca ristampati con le migliori caratteristiche (peso, confezione, ecc.) dell'epoca. In Inghilterra addirittura le nuove leve del pop-rock buttano fuori 45 giri in vinile. Insomma non è più roba da retrogradi». Siamo di fronte a una moda? «Forse sì, ma di sicuro il ritrovato appeal commerciale del disco in vinile affonda anche in ragioni estetiche». Va da sé che la seconda vita del «disco nero» ha avuto come conseguenza un evidente e generalizzato rincaro. Ma quali sono i nomi più ambiti dai collezionisti? «Sul fronte straniero, non c'è storia, i Beatles battono tutto e tutti. È sempre stato così.

Poi, godono di grande seguito Queen, Rolling Stones, Elvis Presley, David Bowie e Bob Dylan. Tra gli italiani, le primissime cose di Mina, dei Nomadi e di Lucio Battisti sono molto ricercate». La caccia a un pezzo di storia in vinile può iniziare.

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