«L’arma segreta è la forza mentale»

Marco Rosa, medico dello sport del centro Marathon di Brescia, prepara atleti professionisti e amatori. Tra loro c’è anche Stefano Miglietti, il bresciano di 39 anni che attraversa di corsa i deserti correndo anche 15 ore al giorno. Come può riuscirci, dottor Rosa?
«Stefano ha delle potenzialità atletiche enormi. Più la distanza è lunga, più queste qualità si esprimono. E si allena molto e in modo costante, durante tutto l’anno».
Quanto?
«Miglietti ha un lavoro e una famiglia. Per questo, si allena di notte, alle 21 esce di casa e inizia a correre. Lo fa sei giorni su sette e una volta a settimana fa un “lungo” di 7-8 ore di corsa continuata. Per lui, ormai, correre e allenarsi è una necessità. Il sonno? Gli bastano 4-5 ore a notte, ha un’enorme capacità di recupero. Anche se la sua arma segreta è un’altra».
Quale?
«Per correre 15 ore al giorno serve una grandissima forza mentale. È uno sforzo che va al di là di ogni preparazione fisica, serve la volontà».
Miglietti che cosa mangia?
«Per correre nei deserti gli abbiamo messo a punto una dieta speciale per ridurre al minimo i grassi. Così, ha consumato meno acqua. Oggi Stefano pesa 81 chili e ha una percentuale di grassi dell’8,5 per cento, una persona normale è al 16-18».
Per lui, le maratone diventano sgambata...
«Fa anche quelle, certo, con tempi sulle 2 ore e 40. Ma non si diverte. Ama correre da solo, sentire il contatto con la natura.

Le sue imprese non sono gare, ma sfide con se stesso».
E cosa insegnano a una personale «normale»?
«Che con la volontà si può fare tutto. C’è una sola avvertenza: ognuno deve calibrare gli obiettivi in base al suo fisico».

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